Regia di Giorgio Simonelli vedi scheda film
Commedia scritta in fretta e furia per cavalcare il recente successo di “Un giorno in pretura” di Steno. La qualità del prodotto è decisamente inferiore, ma Nino Taranto è comunque bravissimo e lo sketch con Sordi venditore di bolle di sapone è assolutamente ilare.
Ricalcato più o meno fedelmente su “Un giorno in pretura” di Steno, grande successo della stagione cinematografica precedente, “Accadde al commissariato” narra piccole avventure e disavventure di un commissario di polizia trattenuto in caserma da una serie di visite, tutte più o meno comiche, che non gli permettono di uscire a provare la nuova Fiat 1100 appena acquistata. Dei quattro sketch che compongono la pellicola, l’ultimo, quello con Alberto Sordi venditore ambulante di bolle di sapone, fa davvero morire dal ridere mentre il resto è solo normale amministrazione condita dall’immancabile siparietto musicale di uno dei meteorici divi del momento (Mario Abbate). Dirige i lavori Giorgio Simonelli, regista noto più per la quantità dei film girati che non per qualità di questi (ha diretto moltissime parodie con Franchi & Ingrassia, ad esempio) e si vede. Davvero bravo invece il protagonista Nino Taranto, un attore eccezionale che ha avuto la sfortuna di vivere un'epoca in cui nel cinema italiano abbondavano i mostri sacri, finendo così quasi sempre col ricoprire il ruolo di spalla. Fosse nato mezzo secolo più tardi sarebbe oggi l'Al Pacino di casa nostra.
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