Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film
Ci troviamo dinanzi ad una vera pietra miliare del western all'Italiana, quello che fu un grandissimo successo internazionale di pubblico, che contribuì certamente a consacrare Franco Nero come icona del genere, oltre che a generare un filone piuttosto consistente di seguiti apocrifi.
Nel '1966 Sergio Corbucci alza l'asticella della violenza portando in scena situazioni piuttosto crudeli ed intrise inoltre di un certo cinismo, che viste dopo cinquant'anni passati funzionano ancora egregiamente, ottima la fotografia di Enzo Barboni che diverrà famoso in seguito per aver diretto Lo chiamavano Trinità... (ed i vari sequel), assolutamente gradevoli le musiche di Luis Enriquez Bacalov, particolarmente iconico il brano presente nei titoli di testa-coda composto dallo stesso Bacalov ed interpretato da Rocky Roberts, che accompagna l'entrata in scena altrettanto iconica del nostro “eroe solitario" con cassa da morto al seguito.
Sergio Corbucci utilizzando intelligentemente all'interno di uno spaghetti western, alcuni elementi tipici del western classico seppur completamente stravolti (brani cantati, la figura della prostituta), confeziona un ottimo prodotto di genere ed un ottima pellicola western, realizzando quello che nel tempo, è divenuto a tutti gli effetti un cult per ogni singolo amante del genere spaghetti western.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta