Regia di Burt Kennedy vedi scheda film
Ciò che davvero sorprende di questo “Il ritorno dei magnifici sette”, è il fatto che ci siano voluti ben sette anni per mettere su quello che è nient'altro che un film copia-carbone de “I magnifici sette”. Un'operazione così la si poteva fare nel giro di pochi mesi, quando il successo del film di Sturges era ancora fresco. Davvero una pellicola inutile cui mancano sia la grande maestrìa di John Sturges, bravissimo nel dare un senso epico alla storia, rimpiazzato da Burt Kennedy, regista di western di seconda categoria, sia il cast straordinario del primo film di cui resta qui solo un Yul Brynner in forma non straordinaria. Un sequel statico ed evitabilissimo.
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