Regia di Steven Lisberger vedi scheda film
Certo, lo ammetto, e faccio tutti i mea culpa del caso.
Rivedere "Tron" all'astronomica distanza (per un film che punta tutto sulla spettacolarità tecnologico/visiva) di ben trentadue anni e anche dopo aver visto il figlioletto illegittimo "Tron Legacy", strappa più di un sorriso di malcelata compassione.
Però il merito glielo si deve rendere comunque, a patto che lo si sappia inserire nel suo contesto storico.
Come già suggerito da qualcun'altro, il 1982 è l'anno in cui l'Italia vince i Mondiali di Calcio, l'anno in cui vede la luce un mostro sacro della fantascienza e del noir quale è "Blade Runner"; è lo stesso anno in cui ho visto in sala "Time Is On Our Side", film concerto degli Stones, ancora potenti e ancora in forma; abbiamo visto la platea benvesita e benpensante di Sanremo scioccata dalla performance pregna di dura lezione su come si conduce un live-act, grazie allo show di Peter Gabriel che esegue "Shock The Monkey"; forse gli anni di piombo italiani potevano sembrare un ricordo ma Ustica e la stazione di Bologna sono ancora cronaca.
In questo contesto, "Tron" rappresenta una rivoluzionaria anticipazione dei passi da gigante che la tecnologia applicata al cinema farà negli anni e decenni a venire.
Rivoluzionario, seppure patinato di buonismo per famiglia come non può che essere un film targato Disney che ha goduto anche (perché no?) della popolarità guadagnata da Bruce Boxleitner, il buon Josh de "La Conquista Del West".
E' bello, ogni tanto, rituffarsi nel passato ingenuo, con gli occhi di oggi e con l'ispido pelo sullo stomaco che abbiamo oggi grazie alle meraviglie attuali, ma che allora ingenuo non era.
Furbo, magari, ma non ingenuo.
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