Questa serie ha qualche pregio e molti difetti. Cominciamo con la scarna lista dei pro. La sceneggiatura, a tratti, propone dialoghi non superficiali ben interpretati da attori che, di norma, sono di buon livello; i personaggi, pur stereotipati fino al caricaturale, riescono ad apparire verosimili creando una sensazione di familiarità ed empatia, con qualche stridente eccezione; la trama, specie nell'ultima stagione, presenta alcune soluzioni originali. Veniamo ai contro. La sensazione generale è quella di assistere ad una telenovela a basso budget. Colpi di scena dal fiato corto inondati da una melassa di retorica e buoni sentimenti, scene d'azione semplicemente ridicole, più mimate che realizzate, la fotografia sciatta, una scenografia dozzinale fatta di pochi anonimi interni zavorrano la nave sino a spingerla sull'orlo dell'affondamento. Salvano dal disastro alcune pregevoli connubi personaggio/attore fra cui evidenzierei l'eccellente Luis Zahera nella parte di Ezequiel. La sua carismatica presenza riesce a rendere dimenticabili alcuni altri imbarazzanti ruoli, irritanti sia per povertà di scrittura che per interpretazione. Il mio giudizio è pertanto complessivamente negativo, anche se devo riconoscere che non mi sono annoiato guardandola. Detto questo non resterò nella trepidante attesa della prevista quarta stagione.
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