Espandi menu
cerca
C’ERA UNA VOLTA UNA CITTA’: VENEZIA
di yume ultimo aggiornamento
Playlist
creata il 1 film
Segui Playlist Stai seguendo questa playlist.   Non seguire più

L'autore

yume

yume

Iscritto dal 19 settembre 2010 Vai al suo profilo
  • Seguaci 115
  • Post 117
  • Recensioni 599
  • Playlist 47
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
C’ERA UNA VOLTA UNA CITTA’: VENEZIA

Difficile che io mantenga una promessa, dunque la serie continua, tristemente reale, no fiction, e senza lieto fine (come le altre).

Ancora una città ombelico del mondo, Venezia.

Ancora una storia tradita, quella di una grande Signora che si ostina ad esibire gioielli inestimabili a mangiatori di hamburger e patatine.

Ultimo gioiello, in ordine di tempo, il magnifico ricordo curato presso le Gallerie dell’Accademia da Guido Beltramini, Davide Gasparotto, Giulio Manieri Elia di Aldo Manuzio, l’inventore del libro moderno e del concetto stesso di editoria, colui che fece di Venezia la capitale internazionale della stampa.

Altri tempi, secoli fa.

Fra le calli circolava Erasmo, e del suo amico Aldo diceva: “Aldo ha intenzione di costruire una biblioteca la quale non abbia altro confine che il mondo stesso”.

Giorgione e Carpaccio, Giovanni Bellini e Cima da Conegliano, Tiziano e Lorenzo Lotto erano della compagnia e capitava di sfogliare con Pietro Bembo i grandi classici della cultura greca, da Omero ad Aristotele, da Sofocle a Euripide a Tucidide, e ancora testi latini da Virgilio a Cicerone, da Orazio a Ovidio, a Catullo, a Properzio, Lucrezio, Giovenale, Marziale, e poi testi ebraici e italiani della nuova letteratura in volgare.

 

E il cinema, cosa dire del cinema che ha fatto di Venezia il suo set?

Tanto cinema, dal 1909, Marin Faliero, doge di Venezia di De Liguoro a Sole a catinelle di Nunziante, campione d’incassi 1913 in gloria di Checco Zalone, la storia è esemplare e Visconti ha smesso perfino di agitarsi nella tomba.

 

Ma il cinema è solo una delle tante voci di un cahier de doléance che lascerà il tempo che trova (come si dice al mio paese).

Ancora una volta il Lido celebrerà quest’anno il suo stanco Festival che ogni anno perde più colpi, ancora una volta sarà campione d’incassi (quello delle case in affitto, degli alberghi e bed&breackfast pagati a peso d’oro, dei servizi pessimi, dei trasporti lentissimi, dei ridicoli red carpet ecc. ecc. ecc.).

 

Venezia è “…CON L’ACQUA ALLA GOLA, e non parliamo di Mose, Galan e quant’altro.

Parliamo di un povero cristo che dopo anni decide di tornare a rivederla, scende a S. Lucia, arriva al Ponte degli Scalzi, e comincia a salire i 40 scalini per poi scendere gli altri 40… e cosa vede? Un imbroglio.

 

“Venezia è un imbroglio”cantava Guccini, e cominciavano gli anni Ottanta.

Ma “l’acqua alla gola e un dolore al livello del mare” li senti oggi molto più di allora: malapolitica, affari, incultura, inciviltà, spietato turismo stritolatutto passano su questa antica signora di stupefacente, incredibile bellezza, lasciandola ogni giorno più lacera, spogliata, dileggiata, punita, offesa, rassegnata.

Il merletto dei suoi palazzi oscurato dai bidoni rigurgitanti rifiuti, gli avanzi di cibo e di merci lasciati a cielo aperto in barricate, le piazze e le strade ingolfate da pulcinelleschi chioschi da festa di Piedigrotta, l’infilata di brutti negozi con la puzza al naso e di vetrine farcite di ciarpame acchiappaturisti, l’obbrobrio dei muri sconciati dagli sgorbi e corrosi dall’incuria, i cartelli degradati e inutili che uccidono dignità e decoro, i rari servizi e le tariffe da rapina, il rumore. Poi le grandi navi SOPRA Palazzo Ducale!

      Ti chiedi come possa accadere che le grasse entrate di un turismo automatico, di certo tra i più fiorenti al mondo, degli eventi irripetibili, dei palazzi venduti perfino all’industria dei matrimoni, delle tariffe da emirati arabi, non generino – almeno! – politiche amministrative attente ad ogni pietra, ad ogni goccia di laguna, ad ogni prezioso respiro di questa città, e risorse che facciano di Venezia una cattedrale di bellezza dove entrare rispettosi, in punta di piedi e in silenzio.

Fiumi di denaro, in quale mare finiscono? Purtroppo conosci ogni singola risposta.

Ti stupiscono di più il qualunquismo complice e diffuso, l’inciampare nell’anestetico mantra del sì-ma-Venezia-ha-sempre-il-suo-fascino, l’inconsapevolezza del disastro, la sovrana indifferenza di un turismo-cartavetro che tutto raspa e ingoia, gli affacciati dagli infiniti balconi e appartamenti della ciclopica “Costa Deliziosa” (sic) a fotografare San Marco e i turisti-che-fotografano…

      Venezia e la meraviglia delle architetture, dell’arte, dei tesori, dei musei, degli eventi, della storia che custodisce: unici al mondo in una città unica al mondo. Ti dicono che deve bastare, ci vai per quello; il resto, pazienza. Come se l’arte e la memoria, la bellezza e la dignità, immerse nel degrado non ne uscissero contaminate e distrutte, come se tutto questo fosse inevitabile. Come se le gallerie, i musei, le architetture, i tesori, l’unicità di Venezia, fossero l’attenuante che mitiga la colpa, e non invece  l’aggravante che condanna senza appello il nostro deficit di civiltà e chi questa città l’ha allegramente amministrata e devastata, i responsabili politici di una cultura lottizzata, spettacolarizzata, sfruttata, degradata.

Ma, contenti e gabbati, si continua.

      Venezia masticata e sputata, Venezia imbrogliata, Venezia con l’acqua alla gola e un dolore al  livello del mare.Venezia non respira già più.”

 

30 aprile 2016                                    

S. D. G.

Playlist film

Morte a Venezia

  • Drammatico
  • Italia
  • durata 130'

Regia di Luchino Visconti

Con Dirk Bogarde, Silvana Mangano, Björn Andresen, Romolo Valli, Marisa Berenson

Morte a Venezia

In streaming su Amazon Video

vedi tutti

Se solo Thomas Mann avesse pensato quanto erano profetiche le sue parole!!!

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No
Ti è stata utile questa playlist? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati