billykwan

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Sestri Levante è una graziosa cittadina del Golfo Ligure che racchiude una piccola gemma: la Baia del Silenzio. All’estrema propaggine della baia sorge l’ex Convento della Nunziata: la struttura è stata recuperata con intelligenza e oggi ospita eventi culturali.
E’ in questa suggestiva cornice, a picco sul mare, che si è svolta la serata “A farewell to Beat” incentrata sulle figure di Fernanda Pivano, Fabrizio De André e la Baet generation.
E’ stata una bella serata in cui letteratura, musica e cinema si sono incontrate e il pubblico ha risposto positivamente.
Le cover dei brani di De André e le letture dei alcune poesie sono state precedute del documentario di Luca Facchini “A farewell to Beat” che segue la Pivano nel suo ultimo viaggio negli Stati Uniti seguendo i percorsi letterari che tanto l’hanno affascinata.
E’ un viaggio sui sentieri della memoria che inizia con la visita alla tomba di Hemingway, lo scrittore che al termine della guerra invitò a Cortina un’incredula Pivano, curioso di conoscere una ragazza che a meno di trent’anni venne incarcerata dai nazisti per aver tradotto Addio alle armi.
Le tappe successive di una vita intrisa di passione per la letteratura vedono gli incontri con Corso, Ferlinghetti, Burroughs, Ginsberg, Kerouac e i successivi Barry Gifford, Jay McInerney, Bret Easton Ellis.
Emerge la figura di una donna sopravvissuta al suo tempo e ai suoi eroi, dalla curiosità sempre viva, con gli occhi che brillano di fronte alla bellezza della poesia e della letteratura.
Non manca l’incontro con la figura di De André, definito “il più grande poeta del nostro dopoguerra” dalla stessa Pivano che collaborò a Non al denaro non all’amore né al cielo, concept-album tratto dall’Antologia di Spoon River.
Il documentario si chiude sulle note del Suonatore Jones, “lui che offrì la faccia al vento, la gola al vino e mai un pensiero non al denaro, non all’amore né al cielo… lui,sì, sembra di sentirlo dire al mercante di liquore, tu che lo vendi cosa ti compri di migliore?”