lucaskiesling

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UN OTTIMO FILM, CON FORSE APPENA QUALCHE ECCESSO LETTERARIO DIDASCALICO, PER VIA SEMPRE DI QUESTA DANNATA VOCE "FUORI CAMPO", è UNO DEI FILM PIì VIVIDI DEGLI ANNI '80, PERIODO CHE SECONDO ME PRODUSSE COSE INFINITAMENTE SUPERIORI AD ALTRI DECENNI. GODIBILE, STRALUANTO, ORIGINALE NELLA SUA PROGRESSIONE DA ROMANZO D'APPENDICE MA CON SAGACIA, CON DUE ATTORI STRAORDINARI: JEAN-HUGUES ANGLADE, FORSE CON KARYO ED HUSTER UNO DEGLI ULTIMI GRANDI ATTORI TRANSALPINI, CON QUELLA FACCIA DA GIGI LO CASCIO, E OVVIAMENTE BEATRICE DALLE, UN URAGANO, VISTA POCHE VOLTE AL CINEMA MA SEMPRE NEL CUORE. DUE SU TUTTI: LA VISIONE DEL SABBA(1987) DI BELLOCCHIO E DIECI ANNI DOPO BLACKOUT DI FERRARA. JEAN-JACQUES BEINEIX AVEVA TALENTO, MA FORSE IL SUO CINEMA SI è INCARTATO SU SE STESSO, ALMENO A SENTIRE QUALCUNO, IO HO VISTO SOLO QUESTO. MA è NOTEVOLE E SCORRE VIA, MA PENETRA.