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Il Marchese De Sade
di Utente rimosso (maxcalifornia) ultimo aggiornamento
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Il Marchese De Sade

Donatien-Alphonse-François, conte de Sade, detto il marchese de Sade è nato in una vecchia famiglia provenzale nel 1740, tra i cui antenati si annovera la Laura cantata dal Petrarca, il piccolo Sade entra nel prestigioso collegio dei gesuiti Louis-le-Grand (1750 -1754), quindi è interno al collegio di Cavalleria reale. Nominato capitano, partecipa alla guerra dei Sette Anni (1756 -1763). Congedato dopo il trattato di Parigi, sposa Renée de Montreuil (17 maggio 1763) con «l'approvazione della famiglia reale» ma ben presto un ordine di cattura (29 ottobre 1763) lo fa internare al torrione di Vincennes "per deboscia reiterata". Il destino di Sade, ormai, è segnato. La sua singolare personalità si palesa mentre, nello stesso tempo, è fatto segno di una reputazione inquietante. Le sue relazioni multiple, il suo libertinaggio dichiarato gli valgono numerose incarcerazioni. Nel 1768 scoppia l'affaire Rose Keller, un'operaia ridotta alla mendicità che scappa dalla finestra di una casa a Arcueil dove Sade vive. La donna si lagna in paese di essere stata sequestrata quindi fustigata. Sade è arrestato e condannato. Nel 1772, a Marsiglia, dove vive con il suo servo Latour, è accusato di flagellazione, d'omosessualità e d'utilizzo di pillole avvelenate. Quattro prostitute, lamentanti dolori intestinali, accusano Sade di sodomia. Nuovo soggiorno in prigione, ma evade e viaggia in Italia sotto il nome di conte de Mazan. Nel 1774, Madame de Montreuil, la suocera, lo fa rinchiudere a Vincennes. Sembra agli studiosi di oggi che la gravità dei delitti di Sade sia stata esagerata; se ne commettevano altrettali all'epoca, e non hanno valso ai loro autori la maledizione che ha colpito Sade. Quindi l'ostilità di Madame de Montreuil può essere considerata determinante. Si noterà, inoltre, che le relazioni di Sade con la moglie erano buone, come è provato dalla sua corrispondenza con lei. Nel 1784, il prigioniero è trasferito alla Bastiglia, quindi a Charenton. È durante questo periodo che scrive “Le cento venti giornate di Sodoma o la scuola del libertinaggio” (1785) e “Justine o le sventure della virtù “(1787). De Sade viene liberato nel 1790, pubblica “Bustine” (1791). Arrestato nuovamente, è ristretto in diverse prigioni o manicomi (Madelonnettes, Carmes, a Saint-Lazare e infine Picpus). Un’altra volta liberato, pubblica “La filosofia nel boudoir” (1795), “Aline e Valcour” (1795), La nuova Justine (1797), “I crimini dell'amore” (1800). Queste opere fanno scandalo e l'autore "di Justine malfamata" è imprigionato anche dal regime bonapartista, inizialmente a Sainte-Pélagie, a Bicêtre, infine a Charenton, dove muore in miseria in mezzo ai malati di mente, nel 1814. Nella sue ultime volontà, ammirevole, ribadisce la sua ferma intenzione di non lasciare alcuna traccia del suo passaggio sulla terra e chiede di essere sepolto nel parco della sua proprietà, senza alcuna iscrizione. Infine avviso a tutti che ho compilato questa play non per ragioni sessuali, ma ho avuto l'intenzione di mostrare la vita e le qualità di questo controverso scrittore francese che ebbe dei problemi con la censura come sono successe ai personaggi del '900 che dovettero limitare i loro talenti artistici, ad esempio Pasolini...quindi il marchese De Sade fu uno dei primi personaggi che affrontarono o meglio, sfidarono la terribile censura per oscenità o per scandalo.

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