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L'inquilino del terzo piano

Regia di Roman Polanski vedi scheda film

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La recensione su L'inquilino del terzo piano

di noodless94
10 stelle

Trelkowski (interpretato dallo stesso Polanski), inetto e imbranato impiegato polacco con la cittadinanza francese, è in cerca di un nuovo appartamento.

Il protagonista trova la sua nuova casa al terzo piano di un vecchio edificio parigino, occupato fino a poco tempo prima. Arrivato nell'appartamento, viene a conoscenza che la precedente inquilina si è gettata dalla finestra ed è ricoverata, in gravissime condizioni, all'ospedale. Quando Trelkowski andrà a trovarla per avvisarla del fatto che lui vuole affittare il suo vecchio appartamento, incontra Stella, un'amica della suicida. Proprio in quell'occasione un urlo lanciato dalla donna in fin di vita sconvolgerà Trelkowski, dando inizio a surreali e grotteschi eventi che colpiranno il protagonista, fino a quando.. 

 

Un filo (nastro) rosso (non a caso) lega un palazzo borghese di New York al disadattato e cadente edificio di Parigi. 

L'inquilino del terzo piano è il sequel perfetto (a 8 anni di distanza) di Rosemary's Baby, film con cui condivide alcuni tratti in comune: 

 

La ricerca del nuovo appartamento da parte del/dei protagonista/i 

- Strane avvenimenti

- Vicini, anziani, che hanno strani comportamenti (nonchè la presenza di eventi paranormali).

 

Come il film del 68' (mezzo secolo compiuto proprio quest'anno), anche L'inquilino del terzo piano si scopre lentamente, mostrando solo pezzi di un puzzle che non sarà possibile completare senza aver visto la fine (e, forse, non basterà nemmeno quella per poter dare una spiegazione a tutto ciò che accade). Polanksi fa il burattinaio: muove abilmente, forse ancor più che in Rosemary's Baby, i fili di una storia che si nasconde bene, rimanendo in equilibrio perfetto tra realtà e finzione, tra pazzia e ossessione, lasciando il finale a possibili e alternative interpretazioni. 

L'inquilino del terzo piano è il primo film europeo del regista polacco (l'ultimo a stelle e striscie fu il capolavoro noir "Chinatown"), ancora una volta capace di muoversi abilmente dietro (e davanti) alla camera. 

Thriller Psicologico imperdibile, tra i migliori del genere.

 

 

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