Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
Trovo che il film sia talmente esilarante da poter tralasciare ogni inesattezza riguardo la storia originale, nonché il linguaggio dialettal- medievale, un artificio di voluta, ma altrettanto esilarante, invenzione che, come in "Brancaleone" univa le moderne inflessioni umbro-laziali alle romanzate frasi medievali (peraltro tipiche dell'immaginario collettivo più che della realtà di allora), qui le inflessioni sono invece quelle delle terre natali di Tognazzi, Arena, e Sordi, che si equivalgono alla perfezione, come pure azzeccatissimi tutti gli altri personaggi. Palesi anacronismi come l'espressione "te vegna un cancer" (dubito che a quei tempi tale malattia si chiamasse così) sono ampiamente perdonati!
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