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Il giorno del grande massacro

Regia di Tom Laughlin vedi scheda film

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Kitosh

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La recensione su Il giorno del grande massacro

di Kitosh
7 stelle

Molto interessante. Non certo originale nella storia, che è presa pari pari dal film di arti marziali Goyokin; molte scene sono praticamente identiche (ma ciò accadde anche per "Un pugno di dollari", copiato da "Yojimbo", quindi...).

Western estremamente atipico; ambientato nella California della prima metà dell'800 (la nazione e il periodo di Zorro, per intenderci), in cui era data ancora una certa importanza nei combattimenti alle armi bianche. 

Il nostro eroe è quindi armato non solo di una formidabile pistola (capace di contenere fino a 12 colpi contro i 6 convenzionali; sembra un'esagerazione, ma tale pistola venne realmente creata da John Walch negli anni '50 del diciannovesimo secolo), ma anche di una spada, non spagnola come quella usata da tutti gli altri personaggi del film, ma una katana giapponese (!?). Viene narrato infatti all'inizio del film che il protagonista compì diversi viaggi in Oriente in gioventu'; cosa che può piacere e non piacere. Io personalmente la adoro: vedere unita la classica figura del pistolero con quella del ronin giapponese (che sono praticamente le stesse, a dispetto dell'armamentario usato) porta questo film a staccarsi completamente da tutto ciò che si è sempre visto in un western. Certo è una cosa portata un po' ad esagerazione: i cattivoni circondano il nostro eroe ed invece di sparargli in testa, estraggono le spade (uno addirittura ha in mano una lancia); in molte scene infatti mi pareva di stare guardando più un film di arti marziali. Non mancano comunque le scene di duelli, in cui la velocità di Laughlin è portata al limite della capacità umana: un tizio gli sta puntando la pistola, già con il cane armato; lui, dall'avere le mani infilate nel cinturone, in un'istante ha già estratto, puntato e sparato, tutto ancor prima che il nemico si rendesse conto del movimento e lo freddasse. Ma chi è abituato agli spaghetti western non potrà che sorridere a scene come questa. In conclusione, a dispetto delle esagerazioni, ci troviamo di fronte ad un piccolo capolavoro di originalità (non nella storia, ma nell'unione di due generi), che sarebbe bello riscoprire. Peccato che sia estremamente difficile da recuperare.

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