Regia di Michael Mann vedi scheda film
1757, Nord Carolina, durante la guerra Guerra franco-indiana tra francesi e inglesi per il possesso delle colonie americane le popolazioni di Indiani iniziano a essere reclutate dai due eserciti.
L'idiozia dell'uomo sbarca definitivamente anche in America.
Avventura, guerra, amore, coraggio, odio e vendetta.
Un mix che amalgamato alla messa in scena di Mann e a una delle colonne sonore più belle della storia del cinema riesce a emozionare per tutte le due ore di pellicola.
I personaggi sono fantastici e tutti gli attori in parte.
La scenografia è mozzafiato e gioca un ruolo importantissimo nella creazione delle atmosfere; mentre i combattimenti e in generale tutte le scene d'azione sono girate e coreografate alla perfezione.
E poi (SPOILER) ovviamente non si può non parlare del finale...
Come si fa a descirvere a parole gli ultimi 10 minuti di questo film?
Tutte le sensazioni che si sono sentite dal primo istante si concentrano ed esplodono appena parte la musica che sembra correre affianco ai personaggi; la macchina da presa rallenta appena i violini si aprono sulle montagne della Carolina; passata la cascata, Uncas affronta la morte per salvare Alice in una lotta da vertigini ma viene ucciso sotto gli occhi di lei e del padre Chingachgook. Alice decide di seguirlo e si getta dalla montagna mentre Chingachgook completamente offuscato dal desiderio di vendetta affronta insieme a Nathan il resto degli indiani; la musica riprende ritmo ma in modo molto più solenne per arrivare al combattimento finale dove Chingachgook da sfogo a tutta la sua collera uccidendo Magua, che si spegne finalmente davanti a lui insieme alla musica.
Brividi.
Una delle scene più potenti della storia del cinema che non finirà mai di emozionarmi.
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