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Barry Lyndon

Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film

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La recensione su Barry Lyndon

di Gangs 87
8 stelle

Irlanda, seconda metà del XVIII secolo, verso la fine del regno di Giorgio II, il giovane Redmond Barry si batte in duello con un rivale in amore. Credendo di averlo ucciso fugge dalla sua terra natia e si arruola nell'armata inglese. Poi diserta e per non morire è costretto ad arruolarsi con il nemico. Fugge anche da lì, si rifugia in Inghilterra e corona il suo sogno: diventare un uomo potente. Ma il distino ha in serbo per lui ancora qualche amara sorpresa.

 

Quando Barry Lyndon uscì in sala fu accolto freddamente, sia dalla critica che dal pubblico. Solo con il passare del tempo è stato rivalutato e, ad oggi, è considerato uno dei migliori film di Kubrick e una delle più grandi opere cinematografiche mai realizzate. Questo grazie anche al modo in cui è stato girato. A partire della fotografia e dall’uso delle luci. Kubrick trasse ispirazione dai più famosi paesaggisti del XVIII secolo per scegliere le ambientazioni dei set. Basta osservare gran parte delle scene, in cui prevale l’uso della sola luce naturale, delle candele e delle lampade a olio, per notare quanto queste siano somiglianti ai quadri, ai dipinti e alle stampe dell’epoca, laddove l’intento di Kubrick era proprio quello di riportare lo spettatore ai tempi che si narrano, riuscendoci senza ombra di dubbio.

 

Questo modo rivoluzionario di proporre una pellicola e un racconto, il cui soggetto è tratto dal romanzo Le memorie di Barry Lyndon di William Makepeace Thackeray, lunga ma coinvolgente. Dettagliata e, per quanto a tratti possa sembrare assurda, quantomeno per l’accanimento della sorte avversa nei confronti di quest’uomo che comunque si annulla se prendiamo in considerazione il karma, che intrattiene e incuriosisce in modo costante.

 

Kubrick divide la messa in scena in due atti. Come nei più classici dei teatri.

 

Parte I: Con quali mezzi Redmond Barry acquisì lo stile e il titolo di Barry Lyndon: in cui concentra la giovane età di Redmond, il suo carattere caparbio e intransigente che finirà per condizionare la sua esistenza.

 

Parte II: Resoconto delle sventure e dei disastri che accaddero a Barry Lyndon: in cui concentra l’età matura. La permanenza del suo carattere incompatibile con altri. Il suo arrivismo becero e le conseguenze degli atti perpetrati nella prima parte della sua esistenza, narrati nella parte precedente.

 

Barry Lyndon è sicuramente il film più lineare e concreto tra le pellicole dirette da Stanley Kubrick, almeno fino a quel momento. Avvolge lo spettatore con immagini incantevoli, lo culla in una narrazione che compara la lettura di un romanzo e lo conduce ad un finale amaro ma necessario a riportare l’ordine delle cose.

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