Regia di Morten Tyldum vedi scheda film
Passengers di Morten Tyldum, regista che, buttandosi nel classico giocattolone con i due attoroni del momento, dimostra di essere molto più mediocre di quanto già pensassi, è una cavolata bella e buona. Vabene stiamo parlando del classico blockbusterone pijasoldi, che mischia scifi, action, avventura, romanticismo, e ok, ma qui si sfiora troppe volte il ridicolo e la pazienza viene meno soprassata da qual senso di noia non indifferente e non normale in un film del genere.
Tecnicamente ci sta, anche se eccetto alcune cose anche gli effetti speciali non sono niente di che, è girato come un classico blockbuster senza squilli in questo senso. Il problema è che per tutto il resto rasentiamo il ridicolo veramente, con una sceneggiatura che sembra scritta veramente sotto sostanze particolari. Già tutta la faccenda parteda un fatto incredibile per quanto stupido e idiota, ma poi è una sequela di stron.zate, cose non spiegate, cose che succedono perchè decono succedere senza apunto spiegazione, e con la ciliegina sulla torta di un finale in cui il nostro protagonista probabilmente si scopre essere immortale, in una delle scene più becere e patetiche che questo 2016 ci abbia regalato.
I personaggi poi sono veramente patetici anche loro per come sono scritti, e i due attori, forse non aiutati da dele battute e da una sceneggiatura decorosa, danno prova delle loro interpretazioni più brutte della carriera. Vorrebbe anche analizzare un dilemma esistenziale, che come idea iniziale non era nemmeno niente male, di questo nostro protagonista ma non ci riesce assolutamente per la ridicolaggine che circonda tutta l'opera, tra cui anche una Jennifer Lawrence che gira, per tutto il film, con l'ultima collezione Prada o Armani e il tacco 12 per un astronave dalla mattina alla sera, ma vabbè queste sono più che altro mie impressionim in un'opera che ne presenta molte di più e molto più palesi e oggettive di cavolate.
E poi il problema, forse principale, è che dopo una mezzoretta cominci ad annoiarti, a capire già come andrà a finire, e vabene il giocattolone di capodanno per portare più gente in sala, ma almeno io mi aspetto che mi intrattenga, in modo stupido, ma almeno che intrattenga. Invece, eccetto forse la prima parte che è più piacevole (dove almeno ci si diverte un po' con il simpatico MIchael Sheen-androide), dopo un po' si trasforma tutto nella storiella d'amore tra sti due idioti solo che ambientata in una astronave. Insomma se cercate il vero scifi, non abita qui. Se cercate un Garry Marshall, nello spazio però, allora questa è casa vostra.
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