La recensione su Repo Man

"Repo Man-il recuperatore" diretto nel 1984
da Alex Cox,devo dire che è un gioiello.

La storia si svolge a Los Angeles e racconta
che Otto Maddox,un giovane punk ribelle,viene
licenziato dal supermercato dove lavora perché
ha insultato il suo capo,e si avvia nelle strade
della città facendo il buffone

Il ragazzo vive con i suoi genitori,
che sono ex-hippie e fumatori di cannabis,
e chiedendo dei soldi viene a scoprire
che hanno donato il suo
patrimonio ad una popolare
emittente televangelista.

Poi però Otto trova lavoro casualmente in un'agenzia
di un'agenzia di recupero auto
chiamata:"Helping Hand Acceptance Corporation",
dove lo forma Bud,un recuperatore navigato
che gli insegna che spesso il mestiere è faticoso.

A un certo punto Bud,conosce
Leila che gli da un passaggio
e gli dice che è ricercata dalla CIA per una storia di
una misteriosa Chevrolet Malibu
del 1964 proveniente dal
Nuovo Messico,stranamente
valutata 20.000 dollari.

In questo veicolo,loro
sconosciuto,contiene qualcosa
di misterioso e pericolosamente
potente nel portabagagli,
dove Leila dice che ci sono
morti alieni in decomposizione
ricercato anche da una strana donna dell'FBI,
l'agente Rogersz ed il suo Staff.

Il Film prodotto dalla Universal è
il primo Lungometraggio di Alex Cox,
che si inventa una storia assurda che
miscela la Commedia grottesca,
la fantascienza e l'Azione in maniera
sublime e in maniera citazionista.

Infatti gioca tutto sull'assurdo,
e incentra il tutto su un personaggio
ribelle come Otto che si trova casualmente
recuperatore di macchine non pagate,
e conoscendo una svitata che parla di alieni,
allora intorno strani discorsi e ideali,
ed è interpretato da un bravo Emilio Estevez,
che il personaggio gli calza a pennello,
com'è successo poche volte.

A mio modo di vedere e a mio parere
è uno dei Film più deliranti degli anni '80
con "Bad Teste" di Peter Jackson del 1987
(anche quella un opera prima),
e riesce a essere citazionista
in maniera divertente anche con luoghi
e situazioni,come ad esempio l'inseguimento
tra macchine che lo fanno nello stesso luogo
di "Grease",ma questo è solo un esempio.

Il Film sorprende per la freschezza
dei dialoghi che fanno scompisciare,
come il discorso delle persone scomparse
del collega delle macchine del tempo,
e per l'inizio dove si vede un tizio
che canta "o mia cara Clementina"
fermato di un poliziotto e aprendo
il portabagagli della Chevrolet Malibu
arriva una luce luminoso e fosforescente che lo
disintegra e potrebbe essere considerato un omaggio
al contenuto della valigetta misteriosa di:
"Un bacio e una pistola" di Robert Aldrich,
e utilizzato dopo in "Pulp Fiction" di Quentin Tarantino.

Poi in qualche modo anticipa il "Pulp Movie"
appunto per i deliranti dialoghi e del nonsense
che contengono,ma anche soprattutto nella
rapina al Bar che ricorda "Le Iene",
con un esito disastroso.

Il regista poi costruisce Los Angeles
tutto sopra le righe come la povertà,
e tutti i personaggi del Film non c'è
nessuno "normale" perché sono completamente
folli come poi anche la CIA.

Da segnalare la buona direzione degli
Attori dove figurano anche:

Harry Dean Stanton-Tracey Walter-Olivia Barash-
Sy Richardson-Susan Barnes-Fox Harris-
Tom Finnegan-Del Zamora-Eddie Velez-
Zander Schloss-Jennifer Balgobin e Dick Rude.

Invece nel reparto tecnico segnalerei
la Fotografia di Robby Müller,
gli Effetti speciali di Roger George
e Robbie Knott,le belle musiche
di Steven Hufsteter e le scenografie
di Lynda Burbank,che rendono
una buona messa in scena.

In conclusione un buon Film,
con un esordio alla regia con i fiocchi,
e da una parte anche troppo avanti come
comicità negli assurdi dialoghi e
con l'occhio al B Movie riesce ad essere
citazionista,esaurito e delirante,
e ti diverti per come si sviluppa il tutto e per come
sono i personaggi e i dialoghi e situazioni bizzarre,
diventando uno dei migliori prodotti degli anni '80.

Il mio voto: 7,5.