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Natale col boss

Regia di Volfango De Biasi vedi scheda film

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La recensione su Natale col boss

di mc 5
2 stelle

"Ma è carino, dài" "Mi sono divertito/a" " Ma fa sorridere, è simpatico": mi par quasi di sentire i commenti di quasi tutti voi che mi state leggendo dopo averlo visto al cinema. Io l'ho trovato disgustoso, IMBARAZZANTE. E qui devo fare un discorso. Quest'anno, com' è noto, si è registrato un singolare fenomeno. Premesso che questo film se la sta battendo al botteghino con il "capolavoro" (lo dico con estrema ironia, caso mai qualcuno non afferrasse) di Neri Parenti con Christian De Sica che se la spassa ai Caraibi (ai giusti danni di quella merda di film di Pieraccioni). Diciamo che la critica ha fatto una mossa che non avevo previsto. Dopo aver pian piano demolito i Cinepanettoni tanto da aver quasi contribuito alla loro progressiva scomparsa, questo fine anno i "Film Comici Natalizi" sono tornati con tutto il loro Spirito demenzial-cazzone. E i critici? A sorpresa, anzichè bastonarli LI HANNO RIVALUTATI, premiandoli anche con qualche elogio. Lasciamo perdere per stavolta l'immondizia di Neri Parenti e soffermiamoci su questa idiozia diretta da tale Volfango De Biasi. La cosa che fa più male è che -rispetto alla commedia ridanciana barra cazzona di Parenti- quest'opera nasconde tra le sue pieghe qualche briciolina di pretenziosità. Da una parte dunque le Vacanze Esotiche contrapposte al cinepanettone intelligente (questo) che si porrebbe (teoricamente) come commedia degli equivoci sapientemente curiosa e stimolante. Ma anche no, perchè si tratta di uno spreco totale, di una sceneggiatura sciagurata e dotata di dialoghi per lo più frettolosamente cretini e fondamentalmente un film che NON SA DI NULLA. Dietro a cui non si scorge la benchè minima passione o sincerità. E gli attori? Recitazioni tutte scadenti e talenti (quei pochi) completamente sprecati al servizio di una storia davvero stupidissima. Così cretina che preferisco rinunciare all'imbarazzo di doverla raccontare. E qui torniamo all'inizio: c'è chi (tra pubblico e critica) la sta trovando originale e divertente. De gustibus: se uno apprezza questo tipo di scrittura temo che siam messi davvero male. Lillo e Greg s'impegnano, è evidente, ma benedetti ragazzi non potete fare ogni anno un solo film apposta per il Natale e farlo così malamente, sacrificando il vostro conclamato talento di comici surreali e godibili. Poi c'è un'ospitata del grande attore teatrale Gianfelice Imparato ("Gomorra", dove figurava con un ruolo da Oscar) che qui è travolto e annichilito da una sceneggiatura tremenda. Tutto il resto non si salva. Tutti caratteristi (soprattutto tra i personaggi mafiosi) uno peggio dell'altro. Paolo Ruffini è inqualiificabile e negato per qualunque recitazione. Su Mandelli ci sarebbe un discorso articolato da fare ma richiederebbe troppo spazio (nella Divina Commedia sull'Inferno era geniale, qua è avvilente), però son convinto che ci potrebbe riservare sorprese per un prossimo futuro con la sua comicità tra lo stralunato e il cinico-extreme. Eppure c'è chi si ostina a trovare tracce di intelligenza in quest'opera sciagurata. Mah. Lasciamo perdere.
PS: Su Peppino Di Capri che "rifà spiritosamente sè stesso" stenderei un velo pietoso. Nel senso che fa pietà.

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