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Il Paradiso può attendere

Regia di Warren Beatty, Buck Henry vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il Paradiso può attendere

di maso
10 stelle

 

 

La mia commedia romantica preferita, con un tocco di fantasy e il mondo del Football americano a fare da cornice quel tanto che serve a renderla anche più dolce per il mio palato.

La fantastica storia di Joe Pendelton è una vera e propria parabola sulla imprevedibilità della vita e il bizzarro gioco del destino: all'apice della forma fisica il quarterback dei Los Angeles Rams sta finalmente per coronare il sogno di una vita e condurre la sua squadra al titolo di campione della NFL, un traguardo che si raggiunge con tanti sacrifici e visto che il ragazzo ha anche un cuore d'oro il riconoscimento sarebbe più che meritato ma un angelo alle prime armi lo da per morto quando lo vede che sta per essere travolto da un camion e preleva la sua anima senza pensare che l'agile atleta professionista avrebbe evitato l'impatto, inizia qui il suo calvario visto che accortosi dell'errore commesso il suo angelo custode non fa in tempo a rimetterlo nel suo corpo che è stato cremato, subentra allora l'angelo superiore Mr Jordan a occuparsi del caso e trovare un corpo adatto a Joe per far si che possa condurre i Rams al titolo come scritto nel suo destino.

Joe Pendelton è anima e cuore nelle sembianze di un Warren Beatty sulla quarantina all'apice della forma come richiesto dal personaggio ma oltre a cio' è proprio in questo film che l'attore rubacuori più bramato dalle dive di Hollywood comincia a rivestire più ruoli nella produzione firmando in coabitazione sia regia che sceneggiatura rispettivamente con Eleine May e Buck Henry, egregiamente direi visto che lo script ha delle trovate e dei colpi di scena davvero geniali e la commedia non viene mai tradita da una regia misurata che risulta deliziosa nella risoluzione finale che ha creato qualche critica gratuita per il fatto che in fondo Joe Pendelton muore con la perdita della memoria che però stranamente rimane in quella dell'allenatore Max Corckle, amico padre putatvio interpretato da un formidabile Jack Warden che è solo uno degli ottimi attori in gran forma nel film fra i quali la sempre bravissima Julie Christie nel ruolo di Betty Logan è per una volta meno appariscente e più interessante con il suo trench nella scena finale, o il diabolico Charles Grodin segretario perfido e amante burattino della moglie di Fanswarth che pur di vederlo accoppato racconta frottole sulla sua indole razzista ad un terrificante difensore nero dei Rams.

La scelta del corpo adatto per Joe viene dettata dall'amore: in giro per il mondo con una storica finlandese grigia e il suo inseparabile sax soprano Joe si imbatte nella figura di Leo Fansworth, un ricchissimo figlio di puttana che costruisce fabbriche ad alto potenziale inquinante e fa fuori branchi di marsuini per gonfiarsi a dismisura le tasche mentre la moglie e il suo segretario amante di lei cercano di ammazzarlo con ogni mezzo, proprio durante uno di questi tentativi Joe si imbatte in Betty Logan, una giovane ambintalista in lotta con Fansworth per evitare che questi costruisca una delle sue fabbriche in un paesino di neanche duemila anime dove vive suo padre decretandone la fine, Joe se ne innamora istantaneamente e subentrando a Fansworth può così evitare il peggio per Betty e far breccia nel suo cuore, proprio qui si verifica il primo scherzo del destino visto che Joe non avrebbe mai incontrato Betty se la sua strada non avesse preso questa deviazione.

Fanswarth con l'anima di Joe è un'altra persona che ha mantenuto le sue caratteristiche solo esternamente e chi gli gira intorno sembra accorgersene ma senza poter affermare che l'eccentrico riccone non sia ancora lui, la moglie e il sgretario però non intendono mollare la presa e continuano ad innescare le loro trappole omicide e a dormire nello stesso letto sotto il suo stesso tetto.

Joe vuole rimettere in sesto Fanswarth che aveva scelto solo come corpo temporaneo e chiede a Mr Jordan di non cercare più nessun altro corpo anche perchè perderebbe per sempre Betty, compra i Rams e rivela la sua identità a Max Corckle in una scena memorabile come le memorie condivise fra i due esposte per convincerlo insieme al suo ossessivo suonare Ciribiribin con il sax, alchimia perfetta fra Warden e Beatty, peccato che il destino è in agguato per Fansworth e Joe può solo tornare nella sua tuta grigia in attesa che arrivi il suo momento ma prima di ciò mette in guardia Betty senza svelarle la verità ma semplicemente affidandosi al suo istinto e il suo modo di fare: se un domani il destino li dividesse potrebbero incontrarsi nuovamente e lui sarebbe ancora un quarterback.

L'ultima mezz'ora mette tutti i pezzi al proprio posto come per magia perchè Joe Pendelton subentra nel corpo del suo rivale Tom Jarret che sta giocando il Superbowl contro i Pittsburgh Steelers e viene colpito mortalmente in un placcaggio, Joe segna il touch down decisivo e negli spogliatoi mentre la squadra è in festa vede per l'ultima volta Mr Jordan che gli comunica che il suo destino si è compiuto e che Pendelton e Fanswarth scompariranno dalla sua mente come ovviamente Betty che non sarebbe mai finita sulla sua strada se questa non avrebbe preso la deviazione dell'anticamera del paradiso.

Corckle che sa la verità anche su Jarret rimane solo con lui negli spogliatoi quando tutti se ne sono andati ma si accorge ben presto che anche Joe se n'è andato per sempre tanto che Beatty è davvero bravo nell'assumere una espressione più fredda e mostrare una indole più introversa che Joe non aveva ma nonostante ciò qualcosa di lui è rimasto in Tom Jarret e quando incrocia Betty in cerca di Corckle nei meandri dello stadio c'è subito una scintilla nei loro sguardi che la regia sottolinea con campo e controcampo ma oltre a ciò le parole che Jarret usa con Betty sono le stesse di Joe perchè in fondo era destino che stessero insieme e il fatto che lui sia il quarterback toglie alla ragazza l'ultimo dubbio se accettare o no l'invito di Tom, possono andare finalmente per la loro strada mentre il bellissimo tema scritto da Dave Grusin li accompagna all'uscita dallo stadio che sta spegnendo le sue luci sul film.

Il finale è indimenticabile, bellissimo, da vecchia scuola visto che il film è una rivisitazione di un classico degli anni quaranta, la chicca sul film guarnita da una recitazione di Beatty e della Christie piena di sguardi, stupore e sensazioni a fior di pelle non facile da rendere, la mia scena preferita in assoluto mentre la battuta più comica è quella del presidente dei Rams sconcertato per il fatto che Fanswarth gli ha comprato la squadra:

"Quel figlio di puttana si è comprato la mia squadra!"

"Che pressioni ha esercitato per convincerti?" 

"Gli ho chiesto 67 milioni di dollari.....e lui ha accettato"

In fondo anche lui ha subito un tragico scherzo del destino perchè se Joe non fosse subentrato nel corpo di Fanswarth non gli avrebbe mai comprato la squadra.

 

Immagine correlata

Warren Beatty nella scena dei festeggiamenti per la vittoria finale

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