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Manchester by the Sea

Regia di Kenneth Lonergan vedi scheda film

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Sandy22

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La recensione su Manchester by the Sea

di Sandy22
6 stelle

Premessa: Manchester by the Sea è un buon film, ma non mi ha emozionata come mi aspettavo. Ho pareri un po' contrastanti su questa pellicola e di coseguenza anche la mia recensione potrebbe essere leggermente schizofrenica. Mea culpa

 

La famiglia Chandler sembra nata sotto una cattiva stella ed è soprattutto Lee (Casey Affleck) a essere bersagliato dalle tragedie: alla morte del fratello, diventa tutore legale del nipote adolescente, rimasto ormai solo. Il ritorno a Manchester (Massachusetts), città dove anche Lee era nato e cresciuto, lo riporta a confrontarsi con il suo drammatico passato. 

 

La trama è semplice alla base, ma la narrazione è sviluppata in modo non lineare, infatti il presente viene frequentemente interrotto dai flashback che mostrano la tragedia famigliare che ha colpito Lee e lo ha spezzato per sempre. I ricordi riaffiorano e lo spettatore entra nel mondo interiore e sofferente del protagonista poco per volta e questa scelta narrativa è assolutamente vincente: una storia con un alto tasso di drammaticità va gestita e dosata con cautela. In questo, Manchester by the Sea mi ha ricordato la struttura di un altro film (diversissimo da questo, ma con lo stesso carico di tristezza), ovvero Alabama Monroe. Nel film belga i genitori devono affrontare la morte della loro figlia e, anche in quel caso, i momenti con il più elevato coefficente emotivo erano stemperati dalla musica (bellissima colonna sonora) e da scene di gioia e serenità. Il film di Lonergan sembra seguire questo percorso con successo. Inoltre, la storia è punteggiata da una sottile ironia, soprattutto nei dialoghi fra zio e nipote che cercano di trovare il loro modo di comunicare.

 

Un altro punto a favore di Manchester by the Sea è l'interpretazione degli attori: per primo Casey Affleck che oscilla tra espressioni malinconiche e sguardi nel vuoto fino a raggiungere esplosioni di angoscia notevoli. Anche il giovane Lucas Hedges è convincente nel ruolo del nipote Patrick, adolescente problematico ma energico e con una grande voglia di vivere e riempire la sua solitudine. Brava anche Michelle Williams nel ruolo della moglie di Lee, nonostante mi aspettasi una presenza maggiore del suo personaggio. Ma è evidente che tutti i riflettori sono puntati su Casey Affleck in odore di statuetta. 

 

Nonostante la struttura narrativa cercasse di evitare la ricaduta verso il melodramma più estremo (il cosiddetto "polpettone") e nonostante la bravura degli attori, Manchester by the Sea non mi ha convinta fino in fondo, non mi ha emozionata come mi sarei aspettata. Spesso la musica che accompagna le scene risulta troppo invadente e a volte sottolinea proprio quella drammaticità "da polpettone" che il racconto a flashback vuole contrastare. E ogni tanto la sofferenza sembra quasi fine a sé stessa. 

Per concludere: l'ultimo film di Lonergan mi è piaciuto, ma non mi ha colpita. Forse è necessaria una seonda visione, ma per il momento non riesco a sbilanciarmi. 

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