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The Fourth Direction

Regia di Gurvinder Singh vedi scheda film

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La recensione su The Fourth Direction

di alan smithee
5 stelle

FESTIVAL DI CANNES 2015 - UN CERTAIN REGARD

scena

The Fourth Direction (2015): scena

 

Tratto dalla commistione di due romanzi di uno scrittore indiano di nome Waryam Singh Sandhu, THE FOURTH DIRECTION, che dà il titolo al film e "I'm feeling fine now", il film è ambientato nella regione attorno a Punjab nel 1984: un territorio teatro di una rivolta che oppone le forze governative a quelle eversive di stampo terroristico, finendo per sacrificare o almeno condizionare gravemente la vita degli innocenti che vivono da sempre attorno a quelle zone. La vicenda, dopo un inizio non molto chiaro di una fuga in treno, si concentra dalla parte di una famiglia di contadini ed allevatori che si vedono costretti a serrarsi all'interno dei loro possedimenti, per non dare adito alla polizia di collaborare con gli eversivi, e cercando pure di salvaguardarsi dalle azioni scellerate e violente di questi ultimi.

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The Fourth Direction (2015): scena

La famiglia, di stampo patriarcale, si identifica nella figura di un capo famiglia che cerca, come un chioccia, di proteggere tutto il resto della comunità. Un grosso ed affettuoso, ma ingombrante e sbraitante cagnone di famiglia, finisce per costituire un problema per il suo forte temperamento che ostacola le operazioni di controllo della polizia ed intralcia e spaventa i rivoltosi nascosti tra la vegetazione. Come sempre quando scoppiano i conflitti, saranno gli innocenti a rimetterci sopra ogni altra parte, e la violenza disegnerà il suo tratto doloroso e devastante nei visi di donne e bambini innocenti che guardano e non capiscono le ragioni di tutto questo inutile sfogo ed impeto di brutalità assassina.

Il film, in rassegna a Un Certain regard, risulta interessante, certo, ma male o poco comprensibilmente assemblato, e vira troppo presto, dopo un iniziale affresco della situazione drammatica di quei posti, a svilirsi in una storia privata che ha il solo pregio di illustrare modi di vita e civiltà a noi lontane, ma sviando un po' troppo bruscamente il discorso e senza riuscire nel finale a riprendere le redini di un discorso ben più generalizzato e dai risvolti storici complessi.

 

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