Regia di Marco Gandolfo vedi scheda film
Marco Gandolfo è riuscito a raccontare con occhio sapiente una storia tanto bella ed intensamente epica da avere tutto da perdere da sbavature romanzesche o ideologiche. La "liguritudine" che accomuna regista, fonti principali delle vicende narrate (famiglia, compagni) e, naturalmente, protagonista, dà, con il suo tono schivo ed antiretorico, la giusta cadenza ad una narrazione al contempo delicata ed emozionante. Gandolfo è molto abile nel rendere una ricostruzione storica precisa con un racconto profondamente coinvolgente.
La narrazione scorre infatti veloce ed avvincente, e con la fine del film arriva il rammarico di dover prendere congedo da un personaggio che ci è diventato amico: le immagini succedutesi sullo schermo ci hanno preso con sé annullando la differenza di tempo e di luogo.
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