Regia di Marco Gandolfo vedi scheda film
Ho visto la prima di "Bisagno" all'Università Cattolica di MIlano il 29 aprile 2015, in una sala Pio XI gremita di persone. Alla fine della poiezione, i presente si sono alzati in piedi e hanno applaudito a lungo; la commozione era nell'aria, palpabile come le note di una colonna sonora struggente. In prima fila c'erano Teresa, la sorella di Bisagno, il nipote Aldo e "Caronte", uno dei compagni d'armi del "primo partigiano d'Italia", testimone vivente della straordinaria e tragica avventura di quest'uomo unico. Il film, cioè il documentario, ha il merito notevolissimo di non romanzare nulla, ma di presentare, con la forza calma e solida della testimonianza, la storia di un uomo che, innamorato della libertà e della sua patria, ha rischiato tutto pur di difendere ciò in cui credeva. L'uomo, la sua libertà, la giustizia, la sua fede in Dio. Grazie, Bisagno. Grazie, Marco Gandolfo, per questo bel regalo.
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