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Stung

Regia di Benni Diez vedi scheda film

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La recensione su Stung

di undying
2 stelle

Tentativo di rievocare atmosfere con mostri e follie narrative tipiche di certo cinema del passato, destinato alle seconde visioni. Peccato che gli autori abbandonano il registro comico demenziale dopo i primi venti minuti per poi scegliere di fare sul serio. Ma come si può fare sul serio se nella storia ci stanno... vespe giganti?

 

locandina

Stung (2015): locandina

 

Paul (Matt O'Leary) e Julia (Jessica Cook) stanno preparando, come addetti al catering, una festa in una villa privata. Ospite d'onore il Sindaco (Lance Henriksen) in persona. Paul è l'unico che nota un insolito movimento di vespe e, pur turbato, non viene ascoltato. Fino a ché un ospite del party, dopo spasimi e convulsioni, da alla luce una vespa grande quanto un essere umano. Dopo un massacro senza riserva, uno sparuto gruppo di sopravvissuti, guidati da Paul, si barrica all'interno della villa e apprende che proprio lì sono stati fatti esperimenti non autorizzati con fertilizzanti ed altre sostanze chimiche, probabile causa della mutazione genetica che ha dato origine ad una nuova specie di vespa gigante...

 

Matt O'Leary

Stung (2015): Matt O'Leary

 

Vespe giganti, generate da uova deposte nel corpo umano che diventerà involucro e fonte alimentare per le larve in via di sviluppo. Brutto, anzi bruttissimo, eco vengeance -partito come commedia demenziale- ovvero con rivolta della natura agli illogici esperimenti di umani degenerati. I riferimenti sono al passato, a titoli deliranti tipo (per citarne una minima parte) Assalto alla Terra (1954), L'esperimento del dott. K (1958), L'isola misteriosa (1961), L'invasione delle api regine (1973), L'Impero delle termiti giganti (1977) o, più recentemente, Infestation (2009). E come per la maggior parte dei film citati  (con certa esclusione de L'esperimento del dott. K, rifatto da Cronenberg come La mosca) il risultato rasenta il mediocre.

 

Matt O'Leary

Stung (2015): Matt O'Leary

 

Già il fatto che una produzione americana scelga location in prossimità di Berlino, può sollevare dubbi sulla logica interna alla realizzazione. Poi non aiuta il fatto che a dirigere sia un effettista, che si preoccupa unicamente del reparto effetti speciali  (tra l'altro spesso scadenti per la brutta commistione tra animatronica e CGI) e non si cura minimamente della logica. Logica che va a farsi benedire fin da subito, quando senza se e senza ma assistiamo alla devastazione di un corpo umano dal quale esce (Alien docet) un insettone gigante. Ci poteva anche stare, il tono demenziale dei primi venti minuti è anche divertente, ma poi il registo tende a seguire un percorso più serio e il tutto si riduce ad un brutto lavoro copia/incolla,  ovvero un insieme di cliché ripresi pari pari da film di vario tipo (assedio, difesa, caccia, tentativo di fuga, affiatamento dei due protagonisti che finiscono per diventare amanti e inevitabile esplosione come "deux ex machina" a risolvere una sceneggiatura davvero sgraziata).

 

scena

Stung (2015): scena

 

Anche la fotografia sembra essere pressoché abbandonata alle tenebre: infatti le sequenze notturne, ovvero l'80% del film, sono spesso poco illuminate e chiare, tanto da arrivare a nascondere (volutamente si suppone) i dettagli spfx. Da segnalare la presenza di Lance Henriksen, attore che (al pari di altri illustri predecessori) non disdegna di partecipare a qualunque lavoro gli venga offerto, finendo -la sua presenza- a significare la scarsa qualità del prodotto. 

 

Jessica Cook

Stung (2015): Jessica Cook

 

Il bluray targato Eagle Pictures non può sbagliare data la recente realizzazione del prodotto, offerto in HD nel formato anamorfico 2.35:1 e con avvolgente traccia italiana 5.1 DTS master HD. Vano extra presente con un backstage di circa 20 minuti ed una intervista al regista di 4 minuti (con interventi, però, già  inseriti nel backstage). Durata della versione: 1h27m10s.

 

Lance Henriksen

Stung (2015): Lance Henriksen

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