Regia di Lorenzo Gicca Palli vedi scheda film
Un film scritto e diretto da Vincent Thomas, ovvero l'italianissimo Lorenzo Gicca Palli. Maggiormente noto come sceneggiatore, per lo più autore di copioni 'di genere', LGP dalla fine degli anni Sessanta ha tentato anche la strada della regia, con successo ancora più scarso. Questa è la sua quinta e ultima direzione, che peraltro rappresenta anche la pellicola meno interessante del gruppetto: budget striminzito all'ennesima potenza, storia anonima, nessun attore degno di richiamo nel cast (Luciano Pigozzi/Alan Collins è il nome che spicca di più in assoluto nei titoli). Liebes Lager si accoda alla lista dei 'nazisploitation' dell'epoca, prodottini miserrimi ambientati nei campi di concentramento con trame a dir poco esili incentrate su sadismo ed erotismo. Violenza & sesso è anche la ricetta di quest'operina che ha persino la faccia tosta di aprirsi con una didascalia superparacula che inneggia alla donna, maltrattata nella Storia dall'uomo, ma sempre capace di reagire ai soprusi maschili con la sua enorme dignità. In questo film la donna, pur pagata in veste (anzi: senza vesti) di attrice, della sua dignità sembra non sapere che fare e si fa apertamente sfruttare come oggetto sessuale per cento minuti cento, arricchendo un mercato come quello cinematografico per la gran parte governato da uomini. Non c'è davvero nessuna buona intenzione dietro questo lavoro: è solo l'ennesima scusa per mettere in mostra tette e culi senza peraltro mostrare originalità o fantasia. Non male le variopinte musiche di Alessandro Alessandroni. 2/10.
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