Regia di Paul Verhoeven vedi scheda film
Opera stratificata, ingombrante, scomoda, difficile da decodificare. Non mi stupisce notare recensioni così contrastanti.
Sembra che il regista faccia di tutto per disturbare lo spettatore con momenti che nella loro drammaticitá risultano ridicoli, piú che grotteschi, con uno stile glaciale e cinico tipico di PV.
Uscendo dal Cinema ho condiviso opinioni con altri spettatori e, anche loro come me, avevano evidenziato che la figura maschile risulta estremamente penalizzata; nella fattispecie i vari protagonisti sono: psicopatici, pervertiti, adulteri, falliti, coglioni.
Per quanto riguarda le figure femminili,pur non essendo delle sante,non sono così negative!
Audace definire la pellicola femminista ma penso che la tendenza, degli ultimi anni, di portare al centro della scena la donna e renderla eroina autonoma, prima vessata e poi 'vincente' comprenda anche questo 'Elle'.
Che dire, sará un caso, ma gli ultimi due film che ho visto rispecchiano la formula espressa poc'anzi: The Handmaiden e Guilty of Romance. Con 'Elle' siamo a tre consecutivi.
Comunque la mia recensione voleva soprattutto elogiare Isabelle Huppert che, molti anni dopo 'La pianista' ritrova un ruolo che gli calza come un guanto. Nessuna altra attrice può risultare così cinica e perversa mantenendo un fascino così forte. Eccezionale a dir poco.
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