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Il viaggio di Arlo

Regia di Peter Sohn vedi scheda film

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Fanny Sally

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La recensione su Il viaggio di Arlo

di Fanny Sally
8 stelle

Racconto tenero e avventuroso dell’improbabile amicizia tra un grosso e timido dinosauro erbivoro e un piccolo ed esuberante cucciolo d’uomo che mettono insieme le proprie risorse per sopravvivere ai tanti pericoli della natura ai tempi della preistoria del nostro mondo.

 

Esperimento un po’ curioso e azzardato per la Disney Pixar, scegliere di portare in sala questa storia dall’impianto piuttosto classico e tradizionale poco dopo il successo stratosferico, a livello di pubblico e critica, del rivoluzionario Inside Out. E infatti questa pellicola è uscita quasi in sordina nei nostri cinema, pur avendo comunque racimolato un discreto richiamo al botteghino; a livello mondiale è andata anche peggio e in totale gli incassi hanno di poco superato i costi di produzione.

Eppure, nonostante un approccio più semplicistico e favolistico, senza troppe invenzioni grafiche o dialoghi scoppiettanti, nella sua candida onestà di presentarsi come lineare racconto di scoperta e formazione, questo movimentato Viaggio di Arlo riesce a coinvolgere ed emozionare, non mancando di offrire sia momenti leggeri e spensierati, sia momenti di forte impatto emotivo, addirittura paurosi e drammatici.

 

Per quanto forse un po’ scontato, è davvero efficace e ricco di spunti il rovesciamento di ruoli che si viene a creare con l’accostamento tra questi due buffi e diversissimi compagni di avventura, grazie anche all’irresistibile caratterizzazione dello scatenato e spavaldo Spot, bambinetto dall’indole animalesca che comunica solo attraverso gesti ed espressioni del viso e si lancia senza alcun timore verso l’ignoto, mentre il dinosauro Arlo, anche lui cucciolo, ma molto più riflessivo, prudente e pauroso, è l’unico dei due ad avere buon senso e ad esprimere la voce della ragione, pur essendo l’animale. Buone anche le caratterizzazioni dei personaggi di contorno, che come sempre sono altrettanto curati e riescono a lasciare il segno, anche con poco minutaggio, uno fra tutti lo stravagante Silvano lo Sciamano, quadrupede che si circonda di altri animali per proteggersi da minacce varie ed eventuali.

Inutile dire che Arlo e Spot impareranno l’uno dall’altro per scampare alle insidie di un territorio aspro e inospitale e alle grinfie di feroci rettili volanti, crescendo e fortificandosi, e non mancherà di commuovere i più sensibili il loro inevitabile saluto finale.

 

Da recuperare.

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