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The Hateful Eight

Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film

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La recensione su The Hateful Eight

di LuigiSantomauro
9 stelle

Tarantino torna con il suo ottavo film. Pur non accontentando i fan del regista, il film rientra enormemente nei canoni Tarantiniani ritornando alle origini del suo modo di fare Cinema. Girato con in pellicola col formato di 70mm UltraPanavision, utilizzato solo per pochissime pellicole come "Ben-Hur" e "Questo Pazzo, Pazzo, Pazzo, Pazzo Mondo", rende come si deve sullo schermo. L'ambientazione nella baita/emporio risulta essere molto Carpenteriana ispirandosi fortemente a "La Cosa" per via dei protagonisti che non si fidano di nessuno all'interno e per via anche della neve che è presente per tutta la sua durata. La psicologia dei personaggi, il clima che si respira e la suspense sono decisamente alla pari del film di Carpenter. Il meccanismo della recitazione è pressoché plateale. La regia di Tarantino è, a dir poco, eccezionale senza troppi complicati movimenti di macchina ma giocando con uno stratagemma riguardo le conversazioni con le focali dell'obiettivo mettendo a fuoco la persona che al momento sta parlando e fuori fuoco l'altra. La fotografia è assolutamente accesa e gioca costantemente con le tonalità di colore rosso per il sangue e il bianco della neve. La sceneggiatura è scritta egregiamente in pieno stile già utilizzato in "Kill Bill". I personaggi sono veramente caratterizzati coi fiocchi risultando 'odiosi' come suggerisce il titolo, su tutti Samuel L. Jackson e Kurt Russell. Anche gli altri attori non sono da meno. Le musiche di Ennio Morricone, oltre che riuscite, sono anche esemplari utilizzando addirittura qualche traccia scartata per "La Cosa" di Carpenter che accompagnano sommamente il film. Pur essendo etichettato come Western, la pellicola è essenzialmente un thriller dalle sfumature da film giallo. Per Tarantino, questa, è una pellicola molto personale e diplomatica trattando i temi della Guerra Civile e del razzismo. La violenza, rispetto ad altre sue opere, è differente essendo esaltata, indecorosa e con tanto humour nero. Pur avendo un eccessiva durata, un ritmo piuttosto lento e un montaggio rilassato, "The Hateful Eight", non stanca.

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