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The Witch

Regia di Robert Eggers vedi scheda film

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La recensione su The Witch

di YellowBastard
7 stelle

Applaudito dalla critica al Sundance Film Festival del 2015, dove fu premiato per la miglior regia, e rivelatosi un piccolo fenomeno in patria, coronato anche da un discreto responso commerciale (circa 25 milioni di dollari), per le fortune della A24 produttrice della pellicola, The Witch, a dispetto (o in favore?) di un approccio al genere piuttosto anomalo e anticonvenzionale, è l’inquietante opera prima del regista Robert Eggers ed è un horror metafisico, oscuro e originalissimo, ambientato nel New England del 17° secolo, un secolo di racconti favolistici che narrano dei primissimi avamposti di civiltà in America, fatta di caseggiati e di coloni “persi” (metaforicamente e non solo) in un’aspra terra di confine, e di una vita fatta di sudore, fame, greggi e colture, pleniluni e del timore di Dio, in contrasto a una natura ostile, arcigna e inesplicabile. E, spesso, soprannaturale.

 

The Witch – 2015 Eggers - The Cinema Archives

Quella casa nel bosco..

 

Questa verosimiglianza così genuinamente storica, uno dei punti di forza del film, si basa proprio sui resoconti e racconti di cronaca raccolti dal regista in molti anni di ricerche per una ricostruzione d’epoca che fotografa con estrema precisione costumi, cerimonie, anche l’inglese del diciassettesimo secolo (a volte incomprensibile, in originale, anche per i madrelingua) ma, soprattutto, rivela la rigidissima mentalità puritana dell’epoca.

Tutto nel film deriva da una certosina ricerca tra le documentazioni dell’epoca.

 

The Witch vorrebbe essere proprio uno di questi racconti (il sottotitolo, A New-England Folktale, è piuttosto esplicito su questo) ma vuole anche essere qualcosa di più, quasi una meditazione bergmaniana sullo scontro tra dubbio e fede ma imbrigliato in una luce del tutto particolare e di una coerenza stilistica impressionante, di una stordente bellezza figurativa.

The Witch rappresenta però un’esperienza visiva tutt'altro che facile, posandosi su differenti piani narrativi per offrire più spunti riflessivi e diverse chiavi di letture, ambiguo e profondamente evocativo e con la capacità di sublimazione emotiva e mistica propria della narrativa popolare dell’epoca da cui prende spunto.

Cupa e tenebrosa, la pellicola trae forza anche dalla livida fotografia di Jarin Blaschke, particolarmente adatta alle atmosfere di un horror atipico, celebrare e con ben poche concessioni allo jump scare, tra implicazioni psicologiche e sociali che ricorda, in parte, lo Shyamalan di The Village o The Visit.

 

10 moments from 'The Witch' that will make you clutch your face in horror |  Mashable

Tremate, tremate, le streghe son tornate…

 

La strega in realtà è una presenza abbastanza marginale nel film che diventa però rivelatrice delle frustrazioni e della debolezza, anche spirituale nonostante la loro rigorosità religiosa, dei protagonisti, tanto dediti a Dio in apparenza quanto meschini e ipocriti nella realtà, incapaci di dominare la natura circostante o di far fronte al mistero che li circonda.

Un ritratto oscuro e spietato e un’ambigua psicoanalisi di un mondo schiavo una religione opprimente, pretestuosa maschera di tensioni familiari (ottimo il cast guidato da Anya Taylor-Joy e che comprende anche Ralph Ineson, Kate Dickie, Harvey Scrimshaw, Ellie Grainger, Lucas Dawson e Sarah Stephens) dell’incapacità di creare reali sentimenti persino tra loro, e dove i “veri” diavoli tentatori sono l’arroganza, l’orgoglio, la superbia (e l’ignoranza) ma anche la fame, la pubertà o la ribellione che contribuiscono a far cadere le maschere dell’ipocrisia.

 

Il film regge solido per oltre un’ora fino a quando le allusioni diventano palesemente realtà (ed è, forse, persino troppo esplicito, in tal senso) ma senza commettere l’errore di trasformare il soprannaturale in una sua versione schizofrenica e/o grottesca, con il bosco popolato da streghe grimmiane e la carneficina finale che non riesce, per fortuna, a danneggiare (troppo) la propria parabola psicologica e sensoriale come anche le diverse metafore offerte dal racconto. 

 

horrorgifs: THE WITCH (2015) dir. Robert Eggers - Tumblr Pics

Into the woods..

 

VOTO: 7

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