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La certosa di Parma

Regia di Mauro Bolognini vedi scheda film

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La recensione su La certosa di Parma

di mm40
6 stelle
Gloria e sventure di Fabrizio Del Dongo, ufficiale napoleonico scampato a Waterloo e tornato a Parma per abbracciare la carriera ecclesiastica. Ucciso accidentalmente un rivale, Fabrizio si ritrova condannato; in carcere si innamora ricambiato della figlia del direttore e, una volta evaso, riesce anche ad avere un figlio da lei. Ma le tragedie non sono ancora finite.
 

Operazione mastodontica, questa trasposizione sullo schermo de La certosa di Parma di Stendhal; un vero e proprio kolossal televisivo, che prevede la suddivisione del romanzo in sei capitoletti di poco meno di un'ora di durata ciascuno. Mauro Bolognini, pur non essendo frequentatore del piccolo schermo, si ritrova con disinvoltura nell'incarico a lui conferito dalla Rai; amante della letteratura e già autore di numerose pellicole calligraficamente aderenti ai romanzi da cui erano tratte, questa volta può permettersi addirittura di dettagliare con maggior cura e minor parsimonia la trama di partenza e di poter quindi aderire con più scrupolo alla pagina scritta. La sceneggiatura è di Jean Grualt, Enrico Medioli e Tatina Demby; dalla triplice firma si intuisce il tris di nazionalità relative alla produzione del lavoro; su La certosa di Parma ci sono infatti anche i marchi della tv francese e di quella tedesca (dell'ovest, considerando i tempi). Andrea Occhipinti, Gian Maria Volontè, George Wilson, Marthe Keller, Pascale Reynaud, Piero Vida, Lucia Bosè, Franco Ressel sono solo alcuni fra i nomi impegnati nel cast; in particine minori ritroviamo anche Ottavia Piccolo, Roberto Herlitzka e Laura Betti. Si tratta di un'operazione colossale, ma pur sempre televisiva: ben confezionata, ma dalla preminenza dei dialoghi sull'azione (anche per raggiungere il debito metraggio senza eccessivi sforzi) e per nulla difficile a essere seguita dal pubblico del piccolo schermo. Considerando che in Italia nessuno aveva ancora pensato di riadattare questo romanzo di Stendhal, e raramente si era intervenuti a livello cinematografico sui suoi romanzi, non si può che essere soddisfatti così. 6/10.

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