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The Elephant Man

Regia di David Lynch vedi scheda film

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La recensione su The Elephant Man

di Lina
8 stelle

Dramma per menti sensibili veramente molto triste ed amaro, ma per me non un capolavoro in quanto mi associo alla schiera di persone che pensano che Lynch abbia sfruttato con furbizia il soggetto dell'uomo elefante per realizzare un film inevitabilmente (ed anche tendenzialmente) struggente. Infatti, era scontato che la storia di un freak realmente esistito che era stato maltrattato e deriso per anni ed anni a causa del suo aspetto deforme, colpisse l'emotività pubblica. The Elephant man ossia John Merrick, non era un animale, come lui stesso diceva, era "un uomo", eppure era stato trattato spesso come un fenomeno da baraccone. Per molto tempo s'era creduto che non sapesse neanche parlare fino a quando un dottore (interpretato da un intenso Anthony Hopkins) non aveva deciso di prendersi cura di lui, insegnandogli diverse cose e trattandolo soprattutto con umanità - che era poi la massima aspirazione di John Merrick. Egli infatti non era abituato ad essere trattato con dolcezza e riguardo da nessuno e a differenza di altri classici personaggi deformi (il fantasma dell'opera, il gobbo di NotreDame ecc.) che potevano essersi incattiviti proprio a causa dei maltrattamenti subiti per il loro orrendo aspetto fisico, non era nè crudele, nè violento, nè vendicativo, ma era un uomo molto buono ed inoffensivo, dotato di estrema sensibilità ed umiltà.

Il film è perfetto dal punto di vista tecnico (trama coinvolgente e ben sviluppata, narrazione efficace, ottimi dialoghi, recitazione di alto livello, colonna sonora adeguata, strategico uso del bianco e nero nella pellicola), ma ha anche molta anima, impossibile infatti non riconoscergli la capacità di emozionare e suggestionare profondamente lo spettatore, tuttavia, il punto è che con un argomento come questo, qualsiasi regista difficilmente avrebbe fallito dal centrare il bersaglio. Comunque, meriti registici a parte, questo rimane un film bellissimo e toccante, uno di quelli che ti entrano nel cuore restandoci per sempre e che lascia un importante messaggio: le persone deformi o diverse, sono quelle maggiormente bisognose di affetto e rispetto poichè il sentirsi amate ed accettate per quello che sono, è un qualcosa di cui purtroppo vengono spesso privati e che quasi mai possono dare per scontato. E di fatti, a John Merrick per esempio, per credere che la vita fosse bella, bastava solo riuscire a sentirsi amato e ben voluto. Stupenda e commovente in modo particolare la scena finale che mostra un flashback della madre che pronta a ricongiungersi con l'anima del figlio, proferisce delle riflessioni molto belle sulla vita.

 

David Lynch

 

Con vera classe, ma anche un po' di furbizia, ha saputo fare un buon lavoro.

 

Anthony Hopkins

 

Bravissimo ed intenso.

 

John Hurt

 

Molto credibile nel ruolo di John Merrick, in parte anche grazie ad un trucco impressionante.

 

Wendy Hiller

 

Brava.

 

Freddie Jones

 

Ottimo.

 

Anne Bancroft

 

Brava.

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