Regia di Matteo Garrone vedi scheda film
Che sfida quella di Martone:cimentarsi col genere fantasy che da noi non ha mai attecchito troppo e che non ha prodotto grandi opere.Il film e' costituito da un trittico di favole-horror :la prima e' quella che ha protagonista una regina (Salma Hayek) che non puo' avere figli,ma tramite uno stregone potrebbe averlo ,ma solo col sacrificio estremo del re , che deve combattere contro un drago di mare.
Nella seconda storia un re alleva una pulce che diventa gigantesca e alla fine non sopravvive.Nel frattempo la figlia adoloscente del re cerca un marito cosi 'Il re indice una gara a chi sa indovinare la pelle dell'animale da lui allevato.Vincera' un orco mostruoso che si portera' via la ragazzina.Che pero' e' ben decisa a scappare da lui.
Nel terzo racconto un Vincent Cassel re sciupafemmine si lascia incantare dal suono di una dolce voce.Che pero' appartiene a una vecchia maligna che lo sedurra' senza farsi vedere.Il gioco avra' ripercussioni inaspettate per entrambi.
In tutte e tre le storie le donne sono protagoniste come dominatrici del loro destino, poco vittime, in realta' audaci, furbastre e ribelli, e questa e' una bella novita'.E poi i costumi sontuosi (da Oscar oserei dire) le location azzeccatissime (Castello di Donnafugata o Castel del Monte ) fanno si che il film sia visivamente impressionante ,coinvolgente.
Il regista ama la pittura e si nota in tante scene dai colori forti e armoniosi.La violenza non e' mai gratuita, ma serve anche a far pensare,e la crudelta' richiama i suoi primi film come Primo amore o L' imbalsamatore.
Garrone puo' essere incompreso o discusso,ma qui la sfida e' vinta e alla grande.
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