Regia di Nicholas Meyer vedi scheda film
Uno dei migliori capitoli dell'intera serie. Il film rende alla perfezione le atmosfere della serie tv, una stimolante commistione di avventura, introspezione, ironia e dilemmi etici e filosofici, rappresentati in questo caso dall'interessante idea del pianeta Genesis, che solleva dubbi e conflitti sul diritto dell'essere umano di creare un pianeta dal nulla. Straordinario il finale, con uno dei sacrifici più strazianti e carichi di pathos che abbia mai visto al cinema.
Niente di particolare rispetto ai capolavori di altri episodi della serie, ma OK.
La sua caratterizzazione di Khan è molto diversa da quella dell'episodio del telefilm, ma del tutto coerente con gli eventi e con il mutamento del personaggio. Il suo villain, tutt'altro che monodimensionale, possiede nel suo desiderio di vendetta una forza drammatica degna di Shakespare.
Che è un grande, ormai si sa.
Giganteggia in quella che è sicuramente la miglior interpretazione della sua carriera. Riesce a passare con la consumata abilità di un professionista della recitazione da una malinconica autoironia alla rabbia e alla disperazione (la scena in cui è fatto prigioniero sulla base spaziale), fino al dolore per la morte dell'amico Spock, che non assume mai toni eccessivi o melodrammatici.
Regia propensa alla tensione e al ritmo ma per nulla infantile, sempre attenta a soffermarsi con grande sensibilità sugli aspetti più drammatici e complessi della storia.
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