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Spirito Santo e le 5 magnifiche canaglie

Regia di Roberto Mauri vedi scheda film

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La recensione su Spirito Santo e le 5 magnifiche canaglie

di giurista81
4 stelle

Apocrifo Spirito Santo, il terzo diretto da Roberto Mauri. Considerato da tutti un pessimo prodotto, ivi compreso dal protagonista Vassili Karis, è in realtà un westerino meno brutto di quanto si dica. Certo, la sceneggiatura è ridotta all'osso, essendo poco più che un soggetto. Karis viene ingaggiato da un agente immobiliare per scoprire l'identità di un misterioso bandito, chiamato Il Solitario, che vaga per la zona ad assaltare i carichi di armi scordati dai soldati, così da depredarli e da cederli all'esercito messicano. Karis, accettato l'incarico, sulla scia, alquanto tardiva degli epigoni western de Quella Sporca Dozzina, mette su la sua squadra di reietti per compiere la missione. Centrerà l'obiettivo in un epilogo con tre colpi di scena, facendo suoi i promessi 20.000 dollari di premio.

Mauri dirige con mestiere, senza regalare particolari emozioni. Le interpretazioni sono quelle che sono, si segnala un ottimo Remo Capitani (il Mescal de Lo Chiamavano Trinità) in un ruolo un po' più ampio dei soliti. Incerta la piega data al film. Mauri parte con un registro serioso, con un antagonista che viene qualificato come una Primula Rossa del far west. A tale registro se ne introduce uno comicarello con l'introduzione di due siciliani mafiosi, giunti in America per vendicare il cugino (un garibaldino che se ne andava in giro con la divisa dei mille) assassinato dal Solitario. Mauri li porta in scena, accompagnando le loro gesta con una musica scacciapensieri che li rende delle macchiette. Da aggiungersi poi le gaffe di cui gli stessi si renderanno protagonisti, come una scazzottata alquanto impacciata. Non sono da meno le caratterizzazioni degli altri personaggi che contornano Spirito Santo. La parte finale del film volge poi al giallo. Alla fine esce fuori un prodotto non terribile, ma neppure perfettamente riuscito. Ha quanto meno il merito di non pendere sul demenziale e di mantenere un qualcosa dello spaghetti western che fu. Bruttina la confezione generale. Resta comunque un western che si può vedere.

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