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Lo spavaldo

Regia di Sidney J.Furie vedi scheda film

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La recensione su Lo spavaldo

di cherubino
8 stelle

Il "bellissimo" Redford del 1970 si è trovato fra le mani un personaggio mica male.... Abbastanza perdente da affezionarcisi: mascalzone da odiarlo e affascinante da non dimenticarlo. In un "road movie" lento quanto basta per assaporare (colonna sonora stupenda) il susseguirsi di canzoni country interpretate splendidamente dal grande Johnny Cash.

LO SPAVALDO (1970)

 

Un film di quarantacinque anni fa che ho visto per la prima volta oggi: cento minuti piacevolissimi durante i quali mi sono del tutto estraniato dal presente e mi è sembrato di rivivere quel periodo, quando, anche se già due volte padre, mi sentivo davvero giovane e attratto sia dalle motociclette sia, in generale, dallo spirito d'avventura: in teoria, naturalmente.

 

Robert Redford era quello bellissimo di allora, idolo delle nostre donne, appena reduce da "Butch Cassidy": qui interpreta

Big Halsey, un corridore motociclista spavaldo, sì, ma mentendo non poco e anche a se stesso.

 

Film lento? Questo "road movie" avrebbe potuto essere anche più lento, mi bastava la musica: la colonna sonora è infatti tutto un susseguirsi di canzoni country che avrei ascoltato volentieri per ore, interpretate splendidamente dal grande Johnny Cash.

 

E cosa dire della protagonista femminile? Meravigliosamente bella e non la conoscevo, o almeno non la ricordavo:

Lauren Hutton, ex modella, a quel che leggo, fra le più quotate. Qui è Rita; ed entrambi i personaggi maschili la amano, ciascuno a suo modo.

L'altro protagonista maschile è Michael J.Pollard e neppure lui ricordavo benchè sia stato fra gli interpreti di "Gangster Story".

E' molto bravo nell'impersonare Litte Fauss, giovane timido meccanico col sogno di gareggiare che si lascia "sedurre" dal mitico, così gli appare, Halsey: familiarmente Cucciolo, o Tappo come lo chiama, ma senza cattiveria, il suo "amico".

 

E' Little Fauss il "buono" della storia, ma per quanto i comportamenti dell'altro, specie nei riguardi delle donne , siano criticabili (*) o addirittura esecrabili, non lo si riesce a considerare un "cattivo": prevalentemente appare come un illuso, egoista ed ingenuo, simpatico e perdente.

 

Personaggi "antipatici" il bravo regista Sidney J.Furie non ce ne presenta, in questo mondo colorito e non certo ricco della provincia americana che gira attorno alle "due ruote" e che ha un suo fascino appunto "country".

 

Anche se il contesto è ben diverso, nel vedere questo film - almeno a me è successo - viene spesso da pensare a "Il sorpasso", con la speranza che la fine non sia altrettanto triste.

 

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(*) Per la verità anche Little Fauss sotto questo aspetto non si rivelerà impeccabile, imitando il suo "cattivo maestro". Mollie, dopo esserglisi concessa, a lui che se ne va alla chetichella il mattino dopo: "...senza salutare?!"

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