Regia di Paolo Taviani, Vittorio Taviani vedi scheda film
un film che sia nell'idea della sceneggiatura, sia nelle scelte stilistiche vorrebbe essere innovativo e "intellettualistico". la storia è amcientata in un tempo incomprensibile, su un'isola sconosciuta da popolazioni sconosciute. perchè tutto questo non interessa ai Taviani, sono concentrati a mostrarci il tentativo, con la forza, di far nascere una nuova società dopo la caduta di una e a discapito di un'altra con l'uso della forza.
tutto è simbolico è spezzettato da un montaggioe una colonna sonora angoscinati e opprimenti. La partecipazione del miglior attore italiano (Volontè) è scarsa e inutile per il ruolo privo di espressioni che interpreta.
un film affascinante se preso per l'esperimento che è, ma di poco valore assoluto.
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