Regia di Sydney Sibilia vedi scheda film
Ieri sera ho imparato che Sydney Sibilia non è una veggente di origini australiane. No. E' un discretamente giovane regista italiano il cui film d'esordio si intitola "Smetto quando voglio" (capriccioso? minaccioso? staremo a vedere).
Quello che invece purtroppo non ho assimilato è il senso della prova. E se sono prontissimo a perdonargli (capriccioso?) qualsiasi riferimento discendente dalla nobile serie tv "Breaking Bad", ciò che tedia (minaccioso?) è la ruffianeria vergognosa con la quale strizza l'occhio a un pubblico di 'ggiovani in vena (!) di "pastiche" da digerire in fretta.
Del tutto privo di senso del ridicolo e incapace di una minima credibile parentesi kafkiana, il film sibilia propositi sociologici sul precariato di (non più) giovani eruditi dottori schiumando colori improbabili e scene casalinghe che fanno venire la nostalgia dei "Cesaroni".
Mi aspetto orde di laureati disoccupati (minacciosi?) inseguire Sydney con sacchetti di caramelle avanzate delle elementari.
Capricciose? No, andate a male.
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