Regia di John Ford vedi scheda film
Sfido a trovare un western più bello di questo. La storia è a dir poco travolgente e intrigante, gli attori danno il meglio di loro stessi (come anche ammesso da John Wayne, che chiamerà suo figlio Ethan, proprio come il suo personaggio nel film) e non mancano i colpi di scena dall'inizio alla fine. In apertura il film sembrerebbe un tranquillissimo film, un western diverso dal solito, con Ethan che torna dalla guerra di secessione e riabbraccia la sua famiglia. Da lì però arriveranno gli indiani comanche che sconvolgeranno la pace di Ethan e famiglia: bruciano la casa, uccidono fratello, nipote e cognata di Ethan e rapiscono le 2 ragazze nipoti di Ethan. Il valoroso pistolero con il nipote non di sangue Martin e altri temerari cercherano di rintracciare gli indiani e di far tornare a casa le due giovani. Una di loro, Lucy, verrà trovata morta e più avanti il gruppo sarà costretto a tornare indietro per il gelo e la neve, per poi tornare a cercare Debbie e scoprire che è diventata un'indiana come i rapitori. Verrà messa in risalto la violenza e la crudeltà degli indiani, ma non è un film contro gli indiani, bisogna solo fare i complimenti al regista Ford per un film come questo, considerando anche l'anno (1956).
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