Regia di John Ford vedi scheda film
La famiglia del fratello di Ethan (John Wayne) viene presa d'assalto dai Comanches, che faranno una strage e rapiranno Debbie e Lucy, le due nipoti. Insieme al giovane Martin, Ethan parte all'inseguimento degli indiani, per riportare a casa almeno Debbie, visto che anche Lucy è stata uccisa nel frattempo. Ma il disperato inseguimento andrà avanti per anni, in cui i due uomini dovranno affrontare infiniti rischi e sacrifici per portare a termine la loro missione.
Grande epopea western di John Ford, anzi il western per eccellenza, dove vengono ricreate in maniera perfetta le atmosfere delle grandi e desolate praterie, dove si caccia per mangiare, si galoppa per molti chilometri, si beve un goccio in vecchie baracche di legno, prima di riposare per la notte vicino a un fuoco. Case perse tra la polvere, dove belle ragazze - come la giovane spasimante di Martin - lasciano partire i loro uomini con la speranza di vederli tornare un giorno per potersi sposare. Un film, dunque, più che appassionante, costruito di immagini suggestive, che compongono un intero cosmo, in un paesaggio umano ormai perduto. Ben bilanciata la coppia Ethan e Martin - lui, John Wayne, un duro che non deve chiedere mai, pronto però a farsi trascinare troppo in là dal suo odio per i Comanches; Martin un ragazzo un po' ingenuo ma animato da alti propositi, pronto a sacrificarsi interamente per lo scopo che si è assegnato. Forse l'unica pecca del film rimane il binomio così rigido tra gli indiani - i cattivi per eccellenza pronti a farti lo scalpo - e i bianchi, buoni così buoni che non possono far altro che combatterli. Vero anche che i due riescono ad interagire amichevolmente con alcuni indiani, anche se per poco; e forse la storia in sé necessitava di una così rigida diatriba. Ad ogni modo, una pietra foondamentale nella storia del western e del cinema in generale.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta