Regia di Jeremy Lovering vedi scheda film
Il titolo inglese, "Miss Austen.Regrets", a mio avviso è molto più calzante per questo film incentrato sugli ultimi anni di vita della scrittrice Jane Austen.
Ormai quarantenne, in questo film la vediamo attraverso gli occhi della nipote Fanny, desiderosa di trovare un marito, e attraverso i suoi ricordi, filtrati dalle lettere scritte alla sorella e da altre figure familiari secondarie. Jane si reputa felice di aver scelto la solitudine, ma ecco che la crisi finanziaria della famiglia e, soprattutto, un fortuito incontro con un giovane e attraente medico fanno scricchiolare questa sua certezza. Ripensa agli uomini che avrebbe potuto sposare e alle scelte che avrebbe potuto fare: sarebbe cambiato qualcosa? Nella parte finale del film, credo però che il messaggio sia chiaro: nessun rimpianto. La donna suggerisce il marito a Fanny con una delle sue solite battute argute e parlando con la sorella lascia intendere che la vita potrebbe essere sempre diversa se la riempissimo di "se".
Jane Austen è una scrittrice davvero talentuosa ed è stata una donna coraggiosa per i suoi tempi e, concedetemelo, lo sarebbe anche modernamente parlando. In questo suo ritratto non nego che vengono oscurati molti suoi aspetti sia caratteriali che artistici, tuttavia il personaggio non perde la vitalità e la poeticità che lo caratterizza. Inoltre, chiunque, guardando al passato, pensa di aver fatto troppo poco (stolti a parte), la grandezza è voltare la testa in avanti e progredire. I rimpianti non servono a nulla.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta