La recensione su Rollerball

Rollerball è un capolavoro da massimo dei voti per il semplice motivo che è l'unico film che racconta in maniera plausibile uno sport del futuro.

Jewison ha dichiarato apertamente che il suo modello visivo è stato "Arancia Meccanica" e bisogna ammettere che il trasferello filmico gli è riuscito, si ha come l'impressione che le due storie accadano nello stesso universo, è quindi facile per lo spettatore immaginare che nella stanza di qualche drugo poteva stare tranquillamente appeso alla parete un poster di Johnatan E con la sua maglia numero 6 arancione, allo stesso tempo non è da escludere che in una delle ville isolate dei ricchi e viziati amici di Johnatan E sia stato eseguito il numero visita a sorpresa per mano di Alex e la sua banda di drughi.

La descrizione di una società futura in cui le corporazioni sono a capo di tutto è a mio avviso l'aspetto più marginale del film anche se in effetti ne rappresenta il cuore narrativo, rimangono più impresse certe abitudini sociali come le feste dell'alta società durante le quali ci si droga legalmente scambiandosi pillole come figurine e all'alba si da sfogo alla sete di violenza incendiando alberi con una pistola lanciafiamme, un mondo asettico dove tutto è registrato in un cervello elettronico centrale a mo di grande fratello ma soprattutto c'è il rollerball e la sua brutale realtà sportiva.

Il film si apre proprio sulla prima grande sfida fra la squadra del nostro eroe ovvero Houston e il Real Madrid che storicamente è più noto per il giuoco del calcio ma sembra essersi adeguato a questo sport globale che fonde le seguenti discipline: pattinaggio e motociclismo visto che le squadre si muovono su di una pista circolare e sono formate per tre quarti da pattinatori e con i numeri 1-2-3 da motociclisti addetti al traino e lo sfondamento, baseball e basketball dato che da un cannone laterale viene sparata una boccia d'acciaio poi raccolta da un ricevitore e consegnata ad un attaccante che ha il compito di infilarla in un canestro magnetico e segnare il punto, football americano da come le squadre sono equipaggiate con caschi robusti e guanti chiodati e infine tutti gli sport di contatto dalla box alla lotta e perfino le arti marziali: uno spettacolo per gli occhi vedere una partita montata a regola d'arte apparire come reale con il ruggito della folla e i clangori degli scontri, il sangue che schizza sullo schermo mentre Johnatan E ancorato al retro di una moto plana letteralmente davanti alla difesa spagnola per infilare il bersaglio che risuona come un pugno di ferro in colonna sonora, le riprese furono così efficaci che gli spettatori comparse vociferavano sull’organizzare dei veri tornei di rollerball destando un certo sgomento in Jewison.

      La rosa dello Houston RC al completo con al centro Shane Rimmer nel ruolo dell'allenatore

James Caan è perfetto nel ruolo di Johnatan E, il campione più longevo della storia del rollerball che non è disposto a ritirarsi dopo anni di lotta in un ambiente in cui tutto è comandato dall’alto, non solo le regole del gioco ma anche la direzione della propria vita tanto che gli è stata sottratta una moglie che ama ancora perché piaceva ad un dirigente ovviamente più in alto di lui nella scala gerarchica e nonostante la corporation gli fornisca delle belle donne come surrogati egli non fa altro che rivedere vecchi video della sua relazione finita in maniera coercitiva così come sembra essere destinata la sua carriera.

Il secondo match in quel di Tokyo è di una violenza devastante perché gli avversari giapponesi sono esperti di arti marziali e l’incontro è privo di penalità severe, il quadro ostile di gioco dovrebbe invogliare Johnatan al ritiro ma lui è il campionissimo acclamato dalle folle e non può tirarsi indietro, oltre tutto la sua ostinazione è direttamente proporzionale al timore nei suoi confronti da parte di Mr Bartholomew, il presidentissimo interpretato da John Houseman che si è reso conto che la personalità spiccata di Johnatan sta diventando più forte del gioco stesso e può mettere a repentaglio un sistema ormai standardizzato a programmi ben definiti per il quale il rollerball è solo una valvola di sfogo alla sete di violenza e battaglia insita nell’uomo stesso.

Houston vince 2 a 1 in Giappone ma la squadra e soprattutto Johnatan pagano a caro prezzo i ritocchi del regolamento con la perdita di Moonpie, il corpulento e spavaldo sfondatore interpretato da un carismatico John Beck che dopo vari scontri viene privato del suo casco da una coppia di avversari assatanati e colpito con i guanti chiodati al cranio e ridotto allo stato neurovegetativo in una scena al rallentatore tanto disturbante quanto emblematica all’interno del film, ma neanche questo riesce a fermare Johnatan che dal canto suo vendica l’amico con il medesimo trattamento da lui subito.

La finale a New York si presenta come un omicidio premeditato, senza regole e limiti di tempo per far si che neanche Johnatan ne esca vivo questa volta ma il campionissimo dopo una vera e propria gara ad eliminazione rimane l’unico in pista acclamato come simbolo dell’individualismo che nessuna società presente passata o futura potrà mai soffocare.