Regia di Irvin Kershner vedi scheda film
Modesto sequel nel quale si perde per completo il vero nucleo del film matrice. Da evitare.
Sequel prescindibilissimo (ma quali non lo sono, in fondo?) dell'originale film dell'Olandese Paul Verhoeven. Tutto quello che di buono era stato creato nel primo “Robocop”, action-movie sì ma con un'anima e raccontato comunque con ironia, si perde in questo sequel inutile e puerile. Il nostro eroe, svuotato di ogni vestigia umana da una sceneggiatura approssimativa, deve fronteggiare una sorta di Super-Robocop cattivo; questo il plot. Dotato comunque di buoni effetti speciali, il film ottenne un discreto successo commerciale, tanto da spingere comunque i produttori a dar vita ad un terzo episodio. Insulso.
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