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Trash Humpers

Regia di Harmony Korine vedi scheda film

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Badu D Shinya Lynch

Badu D Shinya Lynch

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La recensione su Trash Humpers

di Badu D Shinya Lynch
8 stelle

Trash Humpers è il quarto, nonché penultimo, film-inferno di Harmony Korine.
Una pellicola ricca di vuoti ridondanti e nefasti ; è la miglior distruzione della settima arte, la più grande e trionfale rovina che ci sia, un meraviglioso e indispensabile passo falso del cinema. Un lungometraggio nel quale i protagonisti sono affetti da una sorta di nichilismo esistenziale e regna in loro la totale assenza di ambizioni e traguardi. I quattro protagonisti - come quattro dei cinque film di Korine - sono votati alla degenerazione e allo sfacelo totale, e il tutto viene mostrato con una freddezza amorale (e non immorale) ; sono quattro ragazzi mascherati da anziani che compiono ogni tipo di nefandezza e innumerevoli bravate ; questi giovani senza volto e senza una caratterizzazione precisa, appunto "travestiti" dall'opposto di quel che sono e fanno realmente, rappresentano gran parte della società (giovanile) americana, proiettata verso il disagio e disastro interiore ed esteriore, tipico aspetto della poetica del regista ; tutto ciò è l'emblema del degrado ricercato, di quello volontario. Se esistesse ancora il Dogma 95, Trash Humpers ne sarebbe il simbolo, la summa e il non plus ultra, anzi, sarebbe il superamento stesso di esso.
Questa pellicola è un errore/orrore, è un canestro mai fatto, è la ninna nanna recitata dal diavolo, è un consiglio sussurrato all'orecchio di un sordo, è la canzone di buon compleanno cantata nel giorno, nel mese, nell'anno e nella vita sbagliata.
Trash Humpers è Gummo in una città benestante, senza devastazioni ambientali e/o climatiche, è la vera fine del mondo, l'involuzione finale.
Un film inquietante, doloroso, triste e fastidioso.
Pochi, pochissimi altri lungometraggi "puzzano" come questo : l'odore del decadimento, della miseria, della polvere e dei rifiuti. Il finale è devastante, è uno sbaglio filosofico - non doveva finire così, ora la ferita non si rimarginerà mai più e quest'opera continuerà a camminare e fermentare nella testa dello spettatore.
La pellicola violenta tutti i generi cinematografici, senza farne proprio nessuno. Idea geniale e azzeccata quella di girare in formato VHS.
Se non vi piace o non vi interessa il cinema di Harmony Korine, lasciate perdere questo film.

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