La recensione su White Bird

di port cros

7 stelle

Ambientato nel 1988 in una noiosa ciitadina del midwest americano, il film inizia con la diciassettenne Kat (Shailene Woodley) che trova sua madre Eve (Eva Green) sdraiata sul suo letto in pieno esaurimento nervoso. Pochi giorni dopo la madre inspiegabilmente scompare e le ricerche, condotte da un fascinoso e tenebroso detective, sembrano non portare da nessuna parte, ma d'altronde a molti sembra plausibile che la donna abbia deciso di fuggire o farla finita. La stessa Kat, come emerge dai colloqui con la psicologa (Angela Basset) sembra adattarsi abbastanza facilmente alla nuova situazione familiare e il suo maggiore interesse è quello di sedurre il detective per provare il suo potere seduttivo su un "vero uomo". Il film è scandito da numerosi flashback che ci rivelano cosa è avvenuto nei mesi precedenti: il rapporto sempre più teso tra i genitori di Kat, con il disprezzo e insofferenza crescente di Eve verso il debole e marito (Christopher Meloni), il conflitto madre-figlia con la prima, insoddisfatta del suo matrimonio, che sembra mettersi in competizione con la seconda sul piano della seduttività, l'inabbissarsi di Eve in uno stato di sofferenza psicologica sempre più incontrollabile, l'incontro di Kat con il bel vicino Phil (Shiloh Fernandez) che sembra suscitare anche l'interesse della mamma, la complicità di Kat con due amici "fuori norma" ( Mickey gay e Beth obesa). Il tempo passa senza che si scoprano i motivi della scomparsa di Eve, Kat cresce, la relazione con l'immaturo vicino Phil finisce, la ragazzza va al college a Berkeley e la madre viene quasi dimenticata. Almeno finché, durante un ritorno a casa per le vacanze, il bizzarro comportamento del padre la spingerà a riprendere la ricerca della verità. E il colpo di scena finale sarà in pieno stile Araki.

Tratto da un romanzo a sua volta ispirato da una storia vera, White Bird in a Blizzard è una coming of age story più che un thriller, in cui il passaggio della protagonista da adolescente a donna è segnato dalla contemporanea misteriosa scomparsa dela madre, con cui la ragazza aveva un rapporto conflittuale e tormentatoe la cui sparizione sembra apparemtemente non sconvolgerla più di tanto, ma la cui figura e assenza in realtà la segna profondamente, come dimostrato dai sogni ricorrenti in cui la ragazza si vede nel mezzo di una tempesta di neve che seppellisce la madre. La connessione tra madre e figlia è molto più forte di quanto Kat voglia ammettere, e se la madre vede (con una certa invidia) nella figlia un'immagine di se stessa prima che la sua vita finisse nel vicolo cieco di un matrimonio infelice, la figlia sembra cercare di spiegare la scomparsa dela donna attribuendole le sue stesse insicurezze, speranze e paure.

White Bird in a Blizzard è anche un film sulle disfunzionalità dei rapporti familiari, un ritratto impietoso della crisi dell'istituzione familiare, in cui segreti inconfessabili gelosamente custoditi tra le mura domestiche, tensioni e risentimenti inespressi dietro una facciata di rispettabilità corrompono le relazioni e finiscono per generare orrori .

Molto interessante il cast, dalla diva emergente dei film adolescenziali Shailene Woodley, all'efficace Eva Green, ai televisivi Christopher Meloni (Law&Order) e Mark Indelicato (Ugly Betty), alla protagonista oversize del premiatissimo film "Precious" Gabourey Sidibe, ad Angela Basset, al bel Shiloh Fernandez.

Bella la colonna sonora ricca di bei pezzi dell'epoca, dai Depeche Mode a Siouxie and the Banshees, che al pari dei costumi dai colori eccessivi, le pettinature e gli arredamenti kitsch contribuisce a ricostruire il periodo fine anni 80 in cui il film è ambientato.