Regia di Saschka Unseld vedi scheda film
L'animazione in digitale lascia di stucco per il rivoluzionario fotorealismo.
The Blue Umbrella (2013): scena
Accende di vita i giocattoli (Toy Story), gli automi (WALL-E) e le automobili (Cars): la Pixar è celebre per questo sorprendente "animismo dell'inanimato". Il mondo materiale reca un fiato vitale nascosto che anche in tale delizia di cortometraggio, in cui a "recitare" sono due ombrelli (uno rosso e uno blu) che s'innamorano e alcuni elementi del traffico urbano (tombini, grondaie, tende da sole, pannelli stradali) che li aiutano a ricongiungersi nel pieno di un diluvio, si rivela in tutta la sua poesia (e in questo caso potenza romantica). L'epilogo è inevitabilmente scontato, però l'atmosfera composta dal regista (e autore) Saschka Unseld è da sogno e l'animazione in digitale lascia di stucco per il rivoluzionario fotorealismo. Distribuito come anteprima di Monsters University nelle sale.
Delicato sottofondo musicale di Jon Brion.
Film OTTIMO (8) — Bollino VERDE
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