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Il caso Kerenes

Regia di Calin Peter Netzer vedi scheda film

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La recensione su Il caso Kerenes

di Donapinto
7 stelle

Dopo 4 MESI 3 SETTIMANE 2 GIORNI, intenso e lucido ritratto degli ultimi anni del regime comunista rumeno diretto dal giovane Cristian Mungiu che si e' aggiudicato la palma d'oro a Cannes nel 2007, e' la volta di Calin Peter Netzer, un altro giovane e talentuoso regista rumeno che ci descrive invece la Romania liberaldemocratica del dopo Ceausescu. Con uno stile talvolta teatrale, con pochi esterni e forse un abuso eccessivo della telecamera a mano, ci viene narrata la vicenda di Barbu (Bogdan Dumitrache) un ultratrentenne di Bucarest che una sera alle porte della citta' investe, uccidendolo, un ragazzino di umilissimi origini. La madre di Barbu, Cornelia (Luminita Gheorghiu), e' una ricca donna dell'alta societa' rumena, che fara' di tutto per evitare il carcere al figlio. Cornelia e' una donna "madrona", con un marito assolutamente passivo e con un figlio, Barbu, represso, aggressivo e ipocondriaco, che ha una relazione con Carmen (Ilincaa Goia) una giovane donna divorziata. Cornelia ha un rapporto con il figlio alquanto problematico, che la spinge ad assumere atteggiamenti iperprotettivi e morbosi nei suoi confronti. Oltre alla descrizione di una famiglia alto-borghese tormentata, IL CASO KERENES vuole essere uno spaccato sociale di un paese che dopo la caduta di un'oscura dittatura, si ritrova a dover gestire un divario immenso fra  classi sociali, dove tutto ruota intorno al denaro e alla corruzione e dove si puo' comprare anche una falsa testimonianza, il tutto a scapito delle classi meno abbienti.  Purtroppo questo film, questo buon film di Calin Peter Netzer, ha in parte deluso le mie grandi aspettative. Il giovane regista, anche sceneggiatore, trascura, e non poco a mio parere, l'analisi sociale, per concentrarsi eccessivamente sull'approfondimento psicologico dei personaggi e la descrizione di questa poco felice famiglia borghese a conduzione matriarcale. Le ragioni per vedere questo film? Confezione e regia ineccepibili, attori strepitosi, un bel finale e il piacere di conoscere la cinematografia di un paese, la Romania, ai piu' ancora sconosciuta. Primo premio al festival di Berlino 2013, forse un poco sopravvalutato.

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