Regia di Rawson Marshall Thurber vedi scheda film
Commedia che avrebbe voluto essere politicamente scorretta ma che risulta alla prova dei fatti pavida, scontata e carica di fastidiosa retorica, sebbene occasionalmente divertente. Poco credibile Jennifer Aniston nei panni di spogliarellista femme-fatale. VOTO: 4
“We're the Millers”, misteriosamente trasformato poi nell'italiano “Come ti spaccio la famiglia”, è una commedia che avrebbe voluto, nelle intenzioni degli autori Rawson Marshall Thurber col suo pool di quattro sceneggiatori, essere originale e politicamente scorretta. Il plot ruota intorno a un piccolo spacciatore di droga che per evitare guai col suo pusher si trova costretto a trasportare un grosso carico dal Messico agli USA. Onde evitare sospetti recluta una spogliarellista e due teenagers pieni di problemi e li fa passare per moglie e figli. OK, l'intuizione era buona, riconosciamolo. Il problema risiede però in una sceneggiatura assai pavida che non perde occasione di smussare, anziché rimarcare, lo spessore morale non esattamente irreprensibile dei due protagonisti, virando infine verso l'ovvio e il familiare (e famigliare, in questo caso). Né aiuta la scelta di Jennifer Aniston come interprete femminile, che come simpatica ragazza acqua e sapone risulta sempre credibile, come femme-fatale assai meno. Meglio di lei fa la sua controparte maschile, Jason Sudeikis, attore molto popolare negli States, un po' meno in Europa, a cui va quanto meno riconosciuto il possesso delle giuste tempistiche comiche, e a cui si devono in ultima analisi i pochi momenti davvero divertenti del film. “We're the Millers” fece faville al botteghino, incassando 270 milioni contro gli appena 37 ('appena' per modo di dire, trattandosi di una commedia) spesi per la sua realizzazione.
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