Regia di Scott Cooper vedi scheda film
Out of the Furnace - Il Fuoco della Vendetta
Come accade spesso , la traduzione del titolo di un film straniero mette in crisi i responsabili della distribuzione italiana ; effettivamente in certi casi è difficile trovare un compromesso tra l'ovvio ed il ridicolo e mantenere l'originale può risultare ostico al grosso del pubblico.
Nel film in questione direi che nel titolo italiano sono presenti due degli elementi cardine della storia , purtroppo, e qui sta l'errore, non congiuntamente come potrebbe far credere.
Pennsylvania, impianti siderurgici , famiglie di operai, figli insoddisfatti, scelte diverse ma entrambe primordiali ed estreme.
Lontani da quelle metropoli dove il disagio e le discrepanze sociali vengono mascherati dal luccichio della città.
Qui c'è solo nero e bianco, poche sfumature.
Il figlio che segue le orme del padre operaio in fabbrica, uniche alternative l'esercito, lo spaccio di dorga, il gioco d'azzardo e le scommesse.
Per alcuni la scelta è quasi spontanea, istintiva, "... cosa c'è di male nel lavorare per vivere...".
Per altri quella fabbrica è una prigione , un incubo, pur sapendo che nel momento in cui chiuderà " ...l'acciaio costa meno comprarlo in Cina....", non ci sarà alternativa per vivere.
In mezzo la feccia dell'umanità che nel momento in cui non resterà più nessun derelitto da sfruttare traslocherà un pò più in là , ma continuerà inarrestabile, perchè inestirpabile alla radice ...!?
Il film scorre lineare, dolente, disperato ma senza scossoni, in un'alternanza di monotonia e insoddisfazione che non deriva solo dal fatto che nulla di nuovo ci venga raccontato , ma dalla convinzione che se non si scaverà più a fondo ed a monte di questo stato sociale , sarà la storia che si ripeterà e quindi non tanto o solo, lo script del film pare vecchio e già visto , ma quella, questa, vita .
E così, alla fine, anche la tragedia arriva, attesa, scontata, e così pure la relativa vendetta, una vendetta senza il fuoco del titolo, bensì ponderata, sofferta , ma inevitabile , compiuta con la stessa metodicità del lavoro in fabbrica , davanti al fuoco della Fornace.
In conclusione oggettivamente il film risulta ben costruito e ben recitato, purtroppo ,come ho già detto, è l'argomento ad essere logoro e meriterebbe uno sguardo diverso perchè, se da un lato non si parla mai abbastanza di certi problemi, dall'altro si rischia di parlarsi addosso , di autocommiserarsi e null'altro.
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