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Benvenuto presidente!

Regia di Riccardo Milani vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Benvenuto presidente!

di mmciak
6 stelle

"Benvenuto presidente!" diretto nel 2013 da Riccardo Milani,
devo dire che non mi è dispiaciuto.

La storia racconta che Giuseppe Garibaldi, detto Peppino,
è un montanaro disoccupato che vive nella semplicità
di un piccolo paesino di montagna.

Ottimista,onesto e amante della pesca, Peppino si ritrova
per errore di dispute politiche ad essere eletto Presidente
della Repubblica italiana.

Insediatosi al Quirinale, cerca di non farsi travolgere
dagli intrighi e dai tranelli della politica, e intanto
all'interno conosce Janis Clementi, vice segretario generale
dello stato che se ne innamora.

Il Film prodotto dalla Indigo Film insieme a Rai Cinema,
in associazione con Morato Pane s.p.a., con BNL – Gruppo BNP
PARIBAS e con FIP,rappresenta il 5° Lungometraggio
di Riccardo Milani,che è tra i pochi registi che hanno sempre
realizzato del buon Cinema medio, e ci narra una favola dove
un uomo qualunque diventa Presidente della Repubblica,
per un soggetto che fa ricordare come fonte di ispirazione
"Sua Maestà viene da Las Vegas" del 1991,che con differenze
narrava la stessa storia.

Il regista è bravo a farci vedere lo specchio del paese,
dove c'è il rifiuto verso a chi fa politica e gli buttano
le uova in faccia e dove destra e sinistra continuano
a litigare e non riescono a mettersi d'accordo per
il presidente della repubblica e eleggono un uomo
qualunque, che cambiando idea sulla rinuncia,
resta a fare il suo ruolo per combattere i corrotti.

Bisogna dire che Milani disegna bene i personaggi
come Peppino,interpretato da un Claudio Bisio in
stato di forma,uomo che non ha scheletri nell'armadio,
che si innervosisce con il figlio per una raccomandazione,
e di buoni principi morali,poi Kasia Smutniak in quello
del vice segretario dello stato Janis Clementi, dove
nasce l'amore reciproco, che è una donna con genitori
ex hippi che è assolutamente rispettosa del protocollo
fino all'inverosimile,Omero Antonutti in quello
del Segretario generale Ranieri che rappresenta
il tormentone, che ogni volta che torna dal malore
gli viene un colpo di quello che succede al Quirinale,
ma soprattutto la partecipazione di Gianni Cavina,
nel ruolo del Signor Fausto,che fa parte dei servizi
segreti deviati che sa tutto di tutti e mette gli scheletri
nell'armadio e butta fango alla gente,che quando è
malinconico canta la canzone:"Pensiero" dei Pooh,
che è tra le sue migliori interpretazioni.

Fortissima la scena del cameo dove escono
come "Poteri Forti", che poi consigliano da
andare dal Signor Fausto interpretati da
Pupi Avati, Lina Wertmüller, Steve Della Casa
e Gianni Rondolino,che ha il sapore Cinefilo.

Durante che i politici corrotti cercano la soluzione
di come distruggerlo che vanno ai poteri forti si vede
che Milani,si ispira a "Il Divo" di Sorrentino,
per l'utilizzo del rallenty e la musica potente
di Andrea Guerra.

Quello che sono rimasto perplesso e che nella seconda
parte prende una piaga "Buonista", e vuole trasmettere
il riscatto della politica perché ha un certo punto
Peppino riesce a farsi comprare il debito italiano
dal Brasile e la Cina,e focalizza il fatto che le
leggi scritte non si capiscono.

Da segnalare la buona direzione degli Attori
dove figurano anche:
Beppe Fiorello, Remo Girone, Massimo Popolizio,
Cesare Bocci,Michele Alhaique,Patrizio Rispo,
Pietro Sarubbi,Piera Degli Esposti,
Gigio Morra e Federico Maria Galante.

Invece nel reparto tecnico segnalerei
anche,oltre la citata musica,
la Fotografia di Saverio Guarna,
le scenografie di Paola Comencini
e i costumi di Alberto Moretti,
che rendono una buona messa
in scena.

In conclusione un Film che da uno
specchio della nostra Politica e del
Paese,in un momento delicato e dove
questa classe viene vista male e
vuole trasmettere un riscatto di
questa,ma non solo anche con un discorso
finale che praticamente dice "che è facile
sparare sulla politica ma però se si guarda
sé stessi e si fa la stessa cosa",e lo fa con
il dito puntato,e ti viene in mente il monologo
di "Joan Lui" (Film del 1985 diretto e interpretato
da Adriano Celentano),anche se in confronto quello
di Peppino è "all'acqua di rose",ma il messaggio
è quello e fa riflettere,per poi finire con una telefonata
lasciandoti interdetto.

Però a mio parere Milani è bravo a non cadere
nella parolaccia gratuita per far ridere,ma a focalizzare
più alle situazioni e oggi questa rappresenta
la miglior Commedia possibile,dato che da noi
il livello di questa è mediocre.

Il mio voto: 6,5.

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