Regia di Jim Jarmusch vedi scheda film
Due raffinatissimi protagonisti per una storia d’amore inedita.
Particolarissimo, più nello sviluppo che nei contenuti, contenuti che sono temi frequentissimi in qualsiasi altro film degli ultimi vent’anni ma che qui vengono sviluppati da un punto di vista mai visto, il tema dei vampiri senza sangue e senza lotte mostruose ma sviluppato nell’interiorità.
Bravissimi i protagonisti, non tanto nella buona recitazione bensì nell’immagine, due anime in pena che non hanno altra scelta a parte quella di distrarsi con passioni futili, c’è chi lo accetta e chi invece ne soffre ma in fin dei conti sono costretti a reprimersi fino alla depressione, temi comuni a chiunque ma che qui vengono messi in mostra perfettamente con un espediente geniale.
Un film contro, non per tutti, lento, strano, che fa delle piccolezze i veri punti di svolta della trama, prova registica raffinata e sperimentale più di quanto non voglia far sembrare visti i temi principali estremamente comuni.
Musiche fantastiche, strane, perfette per trasmettere quella sensazione estraniante che tanto trasuda da ogni scena, annichilente, non per scarse capacità ma perché è questo ciò che il film vuole mostrare. Il protagonista ha tutto ciò che una persona può desiderare: vita eterna, successo, una mente geniale e colta. Malgrado tutto però è angosciato trovando solamente alla fine la via d’uscita a tutto nella riscoperta dei propri istinti repressi.
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