La recensione su La presidentessa

di emmepi8

6 stelle

Un caso strano che questa commedia teatrale, di successo, sia stata fatta per il cinema solo in Italia, dato che è francese, e non nella maniera migliore; certo qui siamo con Germi, che la fece su commissione da parte del produttore Amato, in un momento difficile della sua carriera e di vita, con Salce, a parte la Melato, la storia è molto più svantaggiata.

La commedia è divertente e sa di pochade, ma pur avendo un cast scelto con cura e sapientemente sfruttato, cade nella ciliegina che completa la torta, e cioè nella protagonista, che falla alla grande in tutto quello che le vien fatto fare.

Inizia molto male subendo un doppiaggio cantato in francese, e reso alla peggio, una nudità di gambe che sarebbe stato meglio coprire, una pesantezza di tono che riesce a a distruggere completamente tutto il significato ironico del suo personaggio, pur essendo servita da attori di pregio e ben disposti al congegno impeccabile.

La sceneggiatura era nelle mani di Aldo De Benedetti, vecchia volpe ed in paerticolare di questo tipo di storie, la fotografia nel fido di germi: Leonida Barboni, ambientazione di pregio

Sulla trama

Una trama che è uno congegno particole e delicato, come tutte le pochade

Su Pietro Germi

Regia diligente, ma poco convinta , per le imposizione e forse anche di cast.

Su Silvana Pampanini

Qui non doppiata, ma è il male minore, la sua pesantezza e volgarità riesce a coprire tutto il film ed è un vero pecacto

Su Carlo Dapporto

Perfetto nel ruolo del Ministro, peccato , la sua carriera cinematografica poteva andare diversamente, ma forse il nostro cinema, almeno in quel monento, non aveva l'eleganza sufficiente a trattenerlo.